Nel segno dell'ovale. Turi Simeti a Palermo tra equilibri estroflessi e tensioni superficiali

Grandi Opere di Turi Simeti in mostra a Palazzo Belmonte Riso

Omaggio all’ovale. Elogio dell’ellisse. Estroflessa e monocroma. Ritmi e intervalli incalzanti per spezzare la bidimensionalità della tela. Dosato equilibrio tra forma, spazio e colore verso la terza dimensione. Armonia generatrice di ombre e dialettiche declinazioni luce-superficie. Turi Simeti (Alcamo, 1929): una vita alla ricerca della perfetta tensione superficiale. Agli ultimi esiti di questa estenuante e “testarda” indagine (la prima sagomatura della tela mediante elementi ovali risale al 1966), il Polo museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso di Palermo dedica -dal 3 marzo all’11 giugno 2017- una personale a cura di Bruno Corà. Tre mesi nei quali si concentra l’ultima decade operativa dell’artista siciliano. Dittici, trittici, polittici. Acrilici su tele sagomate, tele di grande formato. In due parole: Grandi opere -come recita il titolo- in tutti i sensi. Una vera e propria riflessione sulle opere di grandi dimensioni e sulle implicazioni relative alla loro spazio-ambientalità latente.

Turi Simeti, 4 ovali rossi, 120x150 cm, 2010 — Turi Simeti, 4 ovali rossi, 120×150 cm, 2010

Palermo omaggia uno degli artisti più significativi emersi negli anni Sessanta proprio in Sicilia, madrepatria di Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra, Emilio Isgrò, Renato Guttuso. Dalla Sicilia al confronto diretto con le esperienze più innovative della ricerca artistica contemporanea di tutto il mondo. Continua il percorso di valorizzazione degli artisti siciliani più significativi nel panorama nazionale ed internazionale.

Turi Simeti: un inizio da autodidatta. Da Alcamo a Roma, dove si relaziona con artisti (maestro e mentore -tra gli altri- fu il grande Alberto Burri che già nel 1950 praticò l’estroflessione della tela con i “Gobbi”) e critici di fama internazionale che influenzeranno la sua formazione. Una produzione in continua evoluzione. La Sicilia è la musa ispiratrice dell’artista, terra in cui egli fa ritorno per lavorare en plein air. Se la sequenza serrata di ovali disposti in verticale ricordano vertebre di una spina dorsale, gli stessi presi singolarmente o in assembramenti circolari riecheggiano le cupoline rossastre normanne (di sapore arabeggiante) che dominano felicemente le vicine San Cataldo e San Giovanni degli Eremiti.

Il suo “Ovale” nasce quasi casualmente da una candela sul tavolo del suo studio che porta l’artista a bruciacchiare gli angoli dei fogli che aveva sottomano. Il genio si sposa con la geometria: ovali gialli, rossi, blu e neri fuoriescono dalla tela e segnano il trascorrere del tempo e lo spazio circoscritto. “Declinazioni spaziali verso estensione ambientale” (Bruno Corà). Dialettica tra opera e osservatore.

Turi Simeti, 6 ovali rossi 180x120 cm, 2015 — Turi Simeti, 6 ovali rossi 180×120 cm, 2015

A Palermo si potranno ammirare oltre venti lavori recenti -tra il 2015 ed il 2016- di grandi dimensioni cui si aggiungono altri dieci dipinti di dimensioni minori. Costanza nella “sensibilizzazione” della superficie mediante l’ovale, colori monovalenti, sapiente amministrazione della luce e dell’ombra, vastità delle superfici. Aspetti salienti che caratterizzano il lavoro di Turi Simeti e si conciliano con il delicato equilibrio tra forma e colore. Sintesi di apparenti “vuoti” e lunghi silenzi: “tele paragonabili a costellazioni sospese nel cosmo”.

Il Catalogo ragionato di Turi Simeti, realizzato dall’Archivio Turi Simeti e a cura di Antonio Addamiano e Federico Sardella, rappresenta la maggiore pubblicazione dedicata all’artista e al suo percorso sino ad ora realizzata e sarà presentato nella primavera del 2017 da Skira editore in occasione della chiusura della mostra.