L’Arte Orientale di Pandolfini ha conquistato Firenze con oltre 763 mila euro e raddoppiando le stime minime pre-asta. Top lot della vendita è stato il Grande Sigillo, Cina – Dinastia Qing, che ha corso fino ad essere aggiudicato per 131.100 euro tramite la piattaforma Pandolfini Live.
Pietro De Bernardi ha commentato la vendita, che si è tenuta lo scorso 19 giugno, così: “Questo nuovo risultato positivo concorre a consolidare il ruolo di primo piano che rivestiamo in ambito nazionale ed internazionale. Siamo molto soddisfatti e riteniamo che il nostro lavoro di selezione e soprattutto di attenzione alle provenienze sia stato premiato dai nostri clienti i quali hanno apprezzato molto la genuinità e la scelta dei lotti proposti in catalogo. Questa nostra impostazione, che è caratteristica di tutti i settori dell’arte in cui operiamo, è il motivo principale dei moltissimi collegamenti telefonici richiesti da compratori internazionali e della grande partecipazione alla vendita tramite la nostra piattaforma online. Continueremo sempre a proporre opere di qualità con provenienze certificate o comunque assenti dal mercato da molto tempo in modo da dare ai collezionisti la possibilità di entrare in possesso di un oggetto esclusivo e unico nel suo genere”.
Tra le altre aggiudicazioni di rilievo si segnalano i 106.250 euro battuti per delle Calligrafie di Yi Bingshou (1754-1815) che illustrano a inchiostro su 24 fogli una raccolta di proverbi cinesi. Un vaso HU, con la superficie di lacca rossa decorata con un intaglio di ramage fioriti che si susseguono senza soluzione di continuità scoprendo uno strato sottostante di lacca verde che a sua volta lascia intravvedere una tonalità di base giallo ocra, è partito da una stima di 15mila euro ed è arrivato a93.750 euro. Un grande Dipinto a tempera su carta dell’antico stato sovrano di Choson in Corea da 7mila euro di stima è stato aggiudicato per 50.000 euro.
Exploit anche per gli arredi, in particolare per il Portabiti in legno pregiato, leggero nella forma, prezioso e delicato nell’intaglio, che con una gara partita in sordina ma in breve diventata assai vivace è corso fino all’aggiudicazione per 40.000 euro, una cifra davvero importante questo arredo cinese della Dinastia Qing. In linea generale della vendita si può dire che sono stati apprezzati gli intagli in corallo, tanto più se molto elaborati e di buone dimensioni, stesso discorso per gli avori in catalogo e per alcune giade, in preferenza bianche. Tendenzialmente bene, confermando le ultime tendenze del mercato, anche le sculture, specialmente quelle in bronzo bronzo raffiguranti il Buddha o figurare religiose e mitologiche. Chiudiamo con la porcellana segnalando il bell’esito di una Coppia di grandi vasi di forma a “HU” decorati in bianco e blu con motivi floreali e riserve, che racchiudono soavi paesaggi fluviali e lacustri. Se di questa tipologia si possono trovare alcuni begli esemplari di pezzi singoli, è assai difficile ritrovarli in coppia, caratteristica che ha portato questi esemplari di tarda Dinastia Qing – Repubblica a chiudere la loro corsa a 36.250 euro.