Thomas Lange a Palermo. Dal 7 luglio al 10 settembre 2017 gli spazi di ZAC -Zisa Zona Arti Contemporanee- ospitano la prima grande antologica in Italia del pittore Thomas Lange (Berlino, 1957). L’artista tedesco si colloca agli esordi fra i cosiddetti Giovani Selvaggi della trasgressiva scena underground di Berlino Ovest tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta. Di quella giovane generazione di artisti porta ancora oggi i segni impressi nel proprio DNA, ma ne ha saputo superare i limiti storici seguendo un personalissimo percorso evolutivo che, nell’ampia varietà dei suoi pronunciamenti, tende a rivendicare la centralità di una pittura costantemente sperimentata e riformulata, con la volontà di condurre un’intensa indagine sul significato delle immagini e sull’atto stesso del dipingere, che si svolge con coerenza proprio attraverso il fare, nell’incessante e spasmodica ricerca del quadro.
Un progetto espositivo dedicato alla città che lo ospita. Attraverso una selezione di circa 70 dipinti di grande formato tratti da diversi cicli di lavori (Quadri a strisce, Uomini delle caverne, Ricordo e Finzione, Il Santo Momento, Dopo Caravaggio, Melodia Apocalittica, Golgota, Vera Icona), la mostra a cura di Davide Sarchioni e Lorenzo Calamia descrive le principali tappe di una vicenda creativa assai variegata che si è svolta principalmente tra la Germania, il Belgio e anche in Italia, individuando gli snodi fondamentali delle sue numerose evoluzioni e seguendo una successione cronologica che va dalla seconda metà degli anni Settanta fino ad oggi, dagli esordi alle ultime realizzazioni sempre più estreme e radicali. Molte delle opere esposte provengono dall’atelier di Lange e sono quindi poco conosciute.
Tra queste, l’inedito nucleo di dipinti recenti eseguiti tra il 2015 e il 2016, composto da grandissime tele ispirate ai ritratti della propria famiglia (la madre, il padre, il fratello, la sorella, il compagno Mutsuo e un autoritratto). I dipinti sono messi in relazione con installazioni, sculture e coloratissimi oggetti in ceramica per costruire uno scenario particolarmente dinamico e rutilante. Una straripante azione pittorica nello spazio tridimensionale, frutto delle sue più recenti sperimentazioni, è il modulo Vuoto, realizzato da Lange in occasione della mostra “Passages”, che nel 2015 il Museo d’arte moderna e contemporanea Saint-Ètienne Métropole ha dedicato alla Fondazione VOLUME! di Roma. Attraverso questo progetto espositivo Lange vuole instaurare un dialogo fra la “mistica sensualità”, l’esuberante visceralità “sanguigna” della sua pittura e il tessuto socio-culturale della città, generando una connessione poetica focalizzata sull’antico legame tra Palermo e la Germania.
Tra i lavori concepiti espressamente troviamo anche un grande ritratto di Federico II (400 x 400 cm), a cui ha sovrapposto il proprio, dando luogo ad un’intersezione emblematica fra diversi piani temporali, tra la storia passata e il tempo presente, quale immagine simbolica che tende a rafforzare questo rapporto.
Informazioni utili
THOMAS LANGE a Palermo
7 luglio – 10 settembre 2017
Palermo ZAC – Zisa Zona Arti Contemporanee
Via Paolo Gili 4
Orari di apertura: da martedì a domenica, 9.30 – 18.30
Ingresso libero cultura@comune.palermo.it museispaziespositivi@comune.palermo.it
A cura di Davide Sarchioni e Lorenzo Calamia