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La rivoluzione culturale di Dynamo Camp. Quando l’arte incontra la terapia ricreativa

Art-Factory-con-Laurina-Paperina Art-Factory-con-Laurina-Paperina
Benedetta-Mori-Ubaldini
Benedetta-Mori-Ubaldini

Siamo andati sulle colline toscane, per visitare Dynamo Camp e conoscere il team temerario che ha dato vita alla prima struttura di terapia ricreativa in Italia. Un’occasione per riflettere sull’esigenza di una rivoluzione etico-culturale e sulle prospettive socioeconomiche del nostro paese… ma anche per scoprire una  galleria d’arte davvero speciale.

La fabbrica della felicità esiste davvero. Si trova in un’oasi del WWF di oltre 900 ettari in provincia di Pistoia. In questo luogo fuori dallo spazio e dal tempo sorge Dynamo Camp: la prima struttura di terapia ricreativa in Italia, che regala a bambini e ragazzi affetti da gravi patologie infiniti attimi di serenità.

Art-Factory-con-Laurina-Paperina
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A Dynamo Camp non esistono barriere impossibili e gli ostacoli sono fatti per essere superati. I piccoli eroi sconfiggono le paure attraverso la pet therapy e l’arrampicata, ritrovano il sorriso col tiro con l’arco e giocando in piscina ed esprimono il proprio universo interiore con il teatro e la scuola di circo.

Ma la vera sorpresa è l’Art Factory: un progetto che unisce terapia ricreativa, raccolta fondi e talenti d’eccezione e che -nell’ultima edizione- ha visto anche il contributo delmaestro dell’Arte Povera Michelangelo Pistoletto.

È proprio nella galleria d’arte – affacciata sull’oasi naturale e punteggiata da splendidi capolavori- che prende vita la chiacchierata con Enzo Manes, Serena Porcari e Diva Moriani; rispettivamente Fondatore, Vicepresidente e responsabile Art Factory di Dynamo Camp (http://www.dynamocamp.org/shop-dynamo/ ).

Francesca-Pasquali
Francesca-Pasquali

Dynamo Camp. L’oasi della felicità 

1- I sogni più ambiziosi possono diventare realtà; il segreto è lavoro quotidiano, ardente passione e tanta determinazione. A dimostrarlo è Dynamo Camp. Come nasce un progetto tanto folle quanto lungimirante?

Enzo Manes – Dynamo Camp nasce dal desiderio di dare un contributo alla società, secondo l’approccio americano, che considera come misura della ricchezza inumero delle persone che si aiutano. Come imprenditore, per me la maniera più naturale di farlo era creare un’impresa sociale gestita attraverso un approccio manageriale. L’incontro con Paul Newman -e la scoperta dei Camp Hole in the Wall da lui fondati- ha portato alla nascita di Dynamo; ma è stato il lavoro di un team straordinario a fare crescere il Camp e a farne un’eccellenza nel nostro paese.

C’è stato sicuramente un pizzico di follia, che la visione manageriale ha canalizzato in un progetto che funziona.

Circo
Circo

2- Qual è la mission di Dynamo Camp?

Serena Porcari– Dynamo Camp offre una risposta concreta al bisogno di ritrovare uno spazio di serena normalità, rispetto a patologie gravi o croniche. Lo fa attraverso programmi per bambini e adolescenti malati, fratelli sani e famiglie.

Dynamo-Camp-borgo
Dynamo-Camp-borgo

3- A Dynamo Camp, grazie alla Terapia Ricreativa, si superano e gli stereotipi e le paure legate alla malattia, per riscoprire se stessi. Qual è la formula di questa “magica medicina”?

Serena Porcari –  La Terapia Ricreativa di Dynamo Camp ha l’obiettivo di far ritrovare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, attraverso un’esperienza di vacanza e divertimento. Gli ingredienti sono: natura incontaminata, attività sfidanti, organizzazione eccellente, staff qualificato, volontari formati, passione e cura al dettaglio.

Arrampicata
Arrampicata

L’impresa sociale. L’arte di fare del bene

4 –Se inizialmente il Camp accoglieva 60 ragazzi; oggi ne ospita oltre 1300. Tale crescita dimostra il ruolo strategico del terzo settore per il futuro del nostro paese. Quali sono le sue potenzialità?

Serena Porcari– Il terzo settore ha l’opportunità di essere determinante, nella misura in cui saprà rispondere alle urgenze sociali, in modo concreto, organizzato e con un approccio di lungo periodo. Con questi presupposti, potrà inoltre dare un contributo all’occupazione. Attualmente -fra dipendenti fissi e staff stagionale- Dynamo Camp offre lavoro a 171 persone.

Terapia-Ricreativa
Terapia-Ricreativa

5- Ed è col duplice obiettivo di raccogliere fondi e creare occupazione che nasce Pro Dynamo. Abbigliamento casual, per farsi un regalo e regalare un sorriso

Serena Porcari – Di nuovo ci ha ispirato Paul Newman. La sua idea iniziale fu vendere salsa per l’insalata, destinando il profitto a cause sociali. Oggi la Newman’s Own ha superato i 500 milioni di dollari donati a progetti sociali. Pro Dynamo è una start up che destina il 100% dei profitti a Dynamo Camp. Chi acquista Pro Dynamo (e lo si può fare su dynamoshop.it ndr) lo fa per la qualità eccellete del prodotto e per contribuire ad una causa sociale.

Micaela-Lattanzio
Micaela-Lattanzio

Dynamo Art Factory. Quando la creatività non ha limiti

6- Al Camp la creatività ha un ruolo centrale, grazie a Dynamo Art Factory: un’attività che coniuga arte e Terapia Ricreativa. Come si struttura il progetto?

Diva Moriani –Talenti del panorama contemporaneo sono invitati al Camp, per realizzare insieme a bambini e ragazzi un progetto artistico concepito ad hoc. In un contesto di gioco e spensieratezza, i giovani ospiti sono stimolati a liberare la propria espressività, secondo i principi della Terapia Ricreativa. E dall’incontro fra l’estro dell’artista e la forza comunicativa dei ragazzi nascono opere davvero straordinarie.

Oasi-Dynamo
Oasi-Dynamo

7- Dal 2009 sono stati coinvolti oltre 70 artisti, per una crew di talenti che va da Vanni Cuoghi a Chiara Dynis, da Remo Salvadori a Loris Cecchini, dai Masbedo a Michelangelo Pistoletto. Qual è stato il contributo del pioniere dell’Arte Povera?

Diva Moriani In questi anni i ragazzi si sono confrontati con tutte le tipologie di creatività: dalla pittura alla scultura, dalla performance alla video arte, dalla street art alle installazioni site specific.

Per la prima volta, nel 2017 abbiamo allargato il progetto proponendolo   alle famiglie. Michelangelo Pistoletto è stato protagonista di questa esperienza, coinvolgendo i genitori nella realizzazione di tre opere Terzo Paradiso.

Michele-Ciacciofera
Michele-Ciacciofera

8- Il successo di Dynamo Art Factory ha superato le aspettative, in termini di efficacia terapeutica, eccellenza dei talenti coinvolti e raccolta fondi. Quali sviluppi avete in mente per il futuro?

Diva Moriani – Vi  invitiamo anzitutto a visitare la galleria in loco. Lo spazio –disposto su tre piani affacciati sull’Oasi – sorprende per la qualità dei lavori esposti: ricchi del contributo di grandi artisti e delle emozioni dei ragazzi. Le opere in mostra sono disponibili a fronte di donazioni, volte al sostegno di Dynamo.

Per il futuro, l’idea è di portare il progetto Dynamo Art Factory nei musei italiani. Vorremmo andare a trovare i nostri ragazzi nelle loro città e metterli in contatto con le principali istituzioni culturali del territorio, attraverso un’altra esperienza Art Factory guidata da grandi talenti. Per i giovani l’obiettivo è duplice: riabbracciare il mondo Dynamo e scoprire i musei italiani. Ci stiamo lavorando.

Maria-Tosatti
Maria-Tosatti

Informazioni utili

Dynamo Camp

Via Ximenes 662, loc. Limestre

51028 San Marcello Piteglio (PT)

http://www.dynamocamp.org

Dynamo Shop

http://www.dynamocamp.org/shop-dynamo/

http://www.dynamocamp.org/natale-solidale-2017/

Dynamo Art Factory

http://www.dynamoartfactory.org

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