Kunsthalle Basel presenta la nuova mostra Slow Time and the Present di Craigie Horsfield.
Per la mostra presso la Kunsthalle Basel, Craigie Horsfield ha creato due opere di grandi dimensioni, utilizzando i recenti sviluppi tecnologici capaci di trasferire le immagini contemporanee nello storico strumento dell’affresco. Horsfield per questa occasione ha lavorato insieme ad André Van Wassenhove per la preparazione dei dati grafici ricavati da quelli digitali raccolti in cinque anni di lavoro in Italia. Le due nuove opere, Processione dei Gigli, Via Cocozza, Nola. June 2008 (2012) e At 99 Posse concert. Via Gianturco, Naples. February 2010 (2012) sono il frutto della collaborazione con l’artista Adam Lowe ed il suo collettivo di artisti che sono all’avanguardia per quanto concerne le produzioni di facsimili in 3D. Queste opere si basano su stills derivati dai video che Horsfield ha realizzato durante la “Festa dei Gigli”, una processione religiosa ed una festa pubblica che si tiene ogni giugno nella cittadina italiana di Nola e durante un concerto tenutosi a Napoli del gruppo hip hop/reggae “99 Posse”.
La mostra traccia una serie complessa di nozioni quali quella di relazione e di conversazione che sono fondamentali nei lavori di Horsfield, come pure di accordo o di conoscenza del singolo individuo e della comunità, di “slow time” e di presente, nonché della natura della consapevolezza o della nozione di mondo materiale. Questi concetti sono elaborati con opere che sono realizzate attraverso l’uso di sofisticati significati dipanati attraverso una struttura multi-narrativa dando così le proprie risposte all’attuale dibattito sui concetti di relazione e di presente. I differenti livelli di significato si riflettono nella struttura fisica dei lavori, fatta , nel caso degli affreschi, di strati di gesso, di inchiostro e di cera, e si riflettono anche nel fatto che l’apparentemente arcaica tecnica dell’affresco si viene ad intrecciare con le sofisticate tecniche digitali. Slow Time and the Present propone una serie di concetti radicali fondati sulla base che, prima di tutto, l’arte non esiste nelle singole opere anche qualora queste sian particolarmente spettacolari e presenti, ma vive nella conversazione fra le opere stesse ed il presente.
La mostra presenta, inoltre, tre nuovi arazzi realizzati grazie allo storico rapporto di collaborazione tra Marcos Luduena-Segre e Roland e Christian Dekeukelaere presso Flanders Tapestries in Belgio, gli unici al mondo, che ad oggi, sono capaci di produrre queste complesse struttre tessili. Il più grande , lungo 20 m. , è The Arciconfraternity of Santa Monica, Chiesa SS. Annunziata. Sorrento, April 2010 (2012), un opera che mostra una confraternita cattolica nell’atto di vestirsi per prepararsi alla processone pasquale nella città italiana di Sorrento. Above the Bay of Naples from Via Partenope, Naples, September 2008 (2012) rappresenta i tradizionali fuochi d’artificio della festa di Piedigrotta nel golfo di Napoli. Il fumo dei fuochi d’artificio sul mare e le fiamme dalla chiatta da cui partivano i fuochi, rendono l’immagine simile alle rappresentazioni classiche di battagle navali o di tempeste.
L’ultimo arazzo, Broadway, 14th day, 18 minutes after dusk. New York, September 2001 (2012) ha come soggetto Ground Zero immediatamente dopo l’11 settembre. La scena moderna ed il pre- moderno media crea simultaneamente storia e vive il presente. Il risultato unisce nozioni apparentemente disparate così come avviene nella storia immaginata delle tele di Turner o come accade nella luce di superfice dei lavori di Monet o come nei fondali dei diversi livelli dei videogiochi di guerra livelli. L’immagine è così un paesaggio moderno, densamente tessuto dai diversi ed interconnessi significati. Forgiato nel suo materiale sostanziale e conciso nelle sue conseguenze, il media dell’arazzo crea possibilità di lettura che sono in netto contrasto con l’opera dal suo punto di vista formale.
La mostra di Craigie Horsfield Slow Time and the Present presenta su questi temi differenti idee e percezioni di storia che non sono parte del passato, separate dal nostro presente, ma come espressione di un profondo presente che ci coinvolge insieme.
La mostra è generosamente supportata da LUMA Foundation.
Con il sostegno della Stanley Thomas Johnson Foundation.