133 disegni, tre sculture in marmo, il primo dipinto autografo, lo spettacolare modello architettonico per la volta della Cappella Sistina. Oltre 7mila visitatori al giorno: visibile fino al 12 febbraio
Uno straordinario nucleo di 133 disegni, il più grande gruppo mai riunito nella storia. E poi tre sculture in marmo, il primo dipinto autografo, e lo spettacolare modello architettonico in legno per la volta della Cappella Sistina. Sono questi i contenuti della mostra che al di là dell’oceano sta stracciando ogni record di partecipazione di pubblico, con numeri imprevedibili anche nelle più rosee e ottimistiche prospettive. Parliamo di Michelangelo: Divine Draftsman and Designer, l’esposizione che presenta un lato centrale della figura del vinciano nel tempio del Metropolitan Museum of Art di New York, con capolavori in prestito da 50 collezioni pubbliche e private. Dopo nove settimane dalla sua apertura, il 13 novembre 2017, la mostra aveva già attirato una media di circa 7mila persone per giorno, per un totale che nei giorni scorsi ha superato le 500mila presenze. Numero che crescerà sensibilmente fino alla data di chiusura, il 12 febbraio.
La mostra ripercorre la vita e la carriera di Michelangelo, a cominciare dalla sua formazione da adolescente nel laboratorio del Ghirlandaio e dal suo primo dipinto, “Il tormento di Sant’Antonio” (1487-88), alla prima scultura conosciuta, Il giovane arciere (circa 1490), per poi passare alla commissione della colossale scultura in marmo del David, del 1501, alla prima ideazione della Tomba di Papa Giulio II, fino al monumentale progetto del Giudizio Universale sul soffitto della Cappella Sistina. “È un’opportunità eccezionalmente rara per sperimentare in prima persona il genio unico di Michelangelo“, ha dichiarato Daniel H. Weiss, Presidente e CEO del Metropolitan. “La mostra mostra in tutti i suoi aspetti la grande bellezza delle opere di Michelangelo, consentendo al pubblico di approfondire la comprensione del suo processo creativo“.
