Come ogni due anni la Fondazione MAST di Bologna decreta ed espone i vincitori del concorso GD4PhotoArt. Nuovo nome per il concorso: FOUNDATION FOR PHOTOGRAPHY GRANT ON INDUSTRY AND WORK, ormai giunto alla quinta edizione e volto come sempre a promuovere l’attività fotografica delle nuove generazioni di artisti sul tema del lavoro e dell’industria. E mega mostra negli spazi della Fondazione, sotto l’egida di Urs Stahel, direttore della collezione di fotografia industriale di Fondazione MAST. Chi sono i quattro finalisti, quindi presentati in mostra? Mari Bastashevski (Russia), Sara Cwynar (Canada), Sohei Nishino (Giappone) e Cristobal Olivares (Cile). Chi i vincitori? Ad ex aequo Sara Cwynar e Sohei Nishino.
Un poker di progetti esposti elegantemente negli spazi “crescenti” della fondazione, per tre mesi fino al primo maggio. Uno scopo comune: documentare e sostenere l’attività di ricerca sull’immagine dell’industria, le trasformazioni che questa induce nella società e nel territorio, il ruolo del lavoro per lo sviluppo economico e produttivo.
Sara Cwynar (Canada), in Colour Factory, che comprende un cortometraggio e diversi lavori fotografici, si serve di vari artefatti per esaminare in dettaglio i sistemi profondamente radicati che inconsciamente guidano i nostri comportamenti come consumatori di immagini e prodotti commerciali. Il suo lavoro riguarda le ingrate tradizioni della bellezza nei confronti delle donne e dei loro sforzi per migliorare o manipolare il proprio aspetto.
Sohei Nishino (Giappone) reduce da diversi viaggi in tutto il mondo di cui individua il fulcro nell’acqua, presenta un reportage sul fiume Po. Partendo dal Monviso, è sceso a Torino e ha viaggiato verso l’Adriatico, incontrando sul lungofiume gente e paesaggi molto vari: pescatori, bambini, donne, sì è confuso tra di loro ascoltandone le storie e scattando moltissime fotografie. Tornato in Giappone ha sviluppato centinaia di rullini, tagliandoli e incollandoli su una gigantesca tela. Ne ricava un paesaggio deformato, dove il Po serpeggia come se fosse vivo.
Mari Bastashevski (nata in Russia, vive tra Danimarca e Svizzera) ha realizzato il progetto Emergency Managers -Manager dell’emergenza- con cui affronta il tema della crisi idrica della città di Flint, che ebbe inizio nel 2013-2014, quando le fonti di approvvigionamento dell’acqua potabile furono trasferite da Detroit alla città stessa e al fiume Flint. La cessazione del contratto di fornitura in vigore da anni con Detroit e il passaggio a una rete propria furono progettati e realizzati in modo così sconsiderato che una parte della popolazione afroamericana fu contaminata dal piombo. Nel suo lavoro, Bastashevski discute varie forme di gestione delle crisi sul lungo periodo, che si rivelano tutte a vantaggio dei manager dello stato di crisi, dei funzionari pubblici e dei gruppi industriali che ad essi sono legati.
Il progetto The Desert di Cristobal Olivares ha per tema i fenomeni migratori in atto dalla Repubblica Domenicana verso il Cile. Sembra che circa 30.000 persone abbiano già lasciato la loro terra e che circa 15.000 di loro siano entrati illegalmente in Cile. Olivares ingrandisce le sue fotografie di paesaggio, spesso vuote, e ne fa degli sfondi che vengono appesi direttamente alla parete. Sopra, di fianco o accanto, inserisce i piccoli ritratti incorniciati dei migranti, a cui l’autore dà la parola nei suoi video.
Informazioni utili
MAST FOUNDATION FOR PHOTOGRAPHY GRANT ON INDUSTRY AND WORK
MAST. GALLERY, Bologna (via Speranza 42)
1 FEBBRAIO – 1 MAGGIO 2018
Ingresso gratuito
Orari di apertura: Martedì – Domenica ore 10.00 – 19.00