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Nudi e nature morte. L’essenziale verità delle cose di Francesco Trombadori, a Roma

Francesco Trombadori, Il Colosseo, 1958, olio su tela, Galleria d’Arte Moderna di Roma Francesco Trombadori, Il Colosseo, 1958, olio su tela, Galleria d’Arte Moderna di Roma

Prorogata fino all’’11 marzo 2018 l’antologica su Francesco Trombadori ospitata dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. “L’essenziale verità delle cose. Francesco Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961)” – questo il titolo della mostra – si focalizza sul rapporto tra il pittore siciliano e Roma, dove giunse per studiare nei primi anni del Novecento, scegliendola come patria elettiva.

Francesco Trombadori, Il Colosseo, 1958, olio su tela, Galleria d’Arte Moderna di Roma
Francesco Trombadori, Il Colosseo, 1958, olio su tela, Galleria d’Arte Moderna di Roma

Proprio nel contesto romano, in particolare intorno ai famosi Caffè storici della Capitale – prima nella terza saletta del Caffè Aragno, poi negli anni seguenti presso il Caffè Greco e Rosati a Piazza del Popolo – egli entrò in contatto con i protagonisti del mondo culturale della sua epoca, ma sempre appartato, mai schierato. Del resto una serie di venticinque disegni, libri, cataloghi di mostre e articoli di giornale, esposti a corredo della mostra, testimoniano l’importante attività di critico che Trombadori svolse, dagli anni Venti, scrivendo anche per diverse testate nazionali.

Sessanta tele di importanti collezioni pubbliche e private dipinte tra il 1915e il 1961, suddivise in sezioni cronologiche-tematiche permettono di raccontare tutto il percorso creativo di Trombadori, dal periodo “divisionista” ai quadri in cui si interroga sempre di più sulla luce , al suo personale neoclassicismo  : splendidi nudi, ritratti e nature morte di grande purezza formale, immersi in una  raffinata atmosfera sospesa.

Francesco Trombadori, Fanciulla nuda che legge, 1929, olio su tela, Collezione privata, Foligno
Francesco Trombadori, Fanciulla nuda che legge, 1929, olio su tela, Collezione privata, Foligno

Si passa poi per la fase degli anni Trenta, seguita dal difficile decennio 1940-1950, diviso tra guerra e ricostruzione,  fino alla fertile stagione creativa dal 1950 al 1961. In questi anni Trombadori dipinge prevalentemente paesaggi quasi tutti dedicati a Roma.

Francesco Trombadori, Piazza del Popolo, 1956, olio su tela, Studio Trombadori, Villa Strohl-Fern Roma
Francesco Trombadori, Piazza del Popolo, 1956, olio su tela, Studio Trombadori, Villa Strohl-Fern Roma

Paesaggi sospesi nel tempo, immersi in una vaga atmosfera metafisica dove la luce che filtra i colori gioca il suo ruolo fondamentale. L’artista non lavorava mai en plein air ma nel silenzio del suo studio partendo da fotografie o schizzi creati in precedenza. Tutto con un unico intento : l’essenzialità . Questa era l’Arte per Francesco Trombadori :  “Moderna non è certo l’arte perché rispecchia il nostro tempo, che allora si tratterebbe di una questione di moda e formale. L’arte, moderna come anche antica, è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle cose con profonda umanità e spiritualità …”

Francesco Trombadori, Natura morta con asparagi, 1928ca., olio su tela, Galleria d'Arte Moderna di Roma
Francesco Trombadori, Natura morta con asparagi, 1928ca., olio su tela, Galleria d’Arte Moderna di Roma

Informazioni

L’essenziale verità delle cose. Francesco Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961)

Galleria d’Arte Moderna di Roma Via Francesco Crispi, 24

Prorogata fino all’11 marzo 2018

Orari Da martedì a domenica ore 10.00 – 18.30 L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura; lunedì chiuso

Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: € 7,50 intero e € 6,50 ridotto, per i non residenti; € 6,50 intero e di € 5,50 ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

Per approfondire ulteriormente la conoscenza dell’artista, nel corso del mese di proroga sono previste anche due nuove date di visita allo Studio Trombadori nella Villa Strohl – Fern:  domenica 25 febbraio ore 10,30 e domenica 11 marzo ore 10,30. Per informazioni 060608 (tutti i giorni ore 9:00 – 19:00) www.museiincomune.it; www.galleriaartemodernaroma.it

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