La cantautrice statunitense celebra quest’anno anche i sessanta anni di carriera, dal suo debutto del 1958 con l’ormai storica esibizione al Club 47 di Cambridge
“Smetto di cantare, non controllo più la voce”. Se qualcuno avesse lanciato un’indagine per cercare un personaggio rappresentativo delle celebrazioni dei cinquant’anni dal Sessantotto, è probabile che lei si sarebbe piazzata ai primissimi posti: ma difficilmente qualcuno avrebbe pensato che si sarebbe presentata all’appuntamento con questa parole. Già, perché Joan Baez, protagonista della musica folk americana e della cultura del ’68, proprio a cinquant’anni da quell’epica stagione annuncia il suo addio alle scene: una lunga carriera che si chiuderà con un tour europeo che la porterà fra l’altro anche in diverse tappe italiane. Una doppia occasione di celebrazione, per lei, visto che quest’anno cadono anche i sessanta anni dal suo debutto con l’ormai storica esibizione al Club 47 di Cambridge, Massachusetts.
Un debutto seguito nel 1959 dal trionfo al Festival folk di Newport, avvio di una carriera ricca di riconoscimenti, premi e successi per la cantautrice statunitense. Che l’ha comunque vista sempre in prima linea nel movimento per i diritti civili. “Non vedo l’ora di essere in tour con un bellissimo nuovo album di cui sono davvero orgogliosa. Accolgo con piacere l’opportunità di condividere questa nuova emozione con i miei fan storici e il pubblico in tutto il mondo”, ha dichiarato la Baez. Il tour prenderà il via il 2 marzo a Stoccolma, giungendo in Italia dopo 5 mesi: a Verona il 5 agosto, a Roma alle Terme di Caracalla il 6, e poi Udine (8/08) e Bra (9/08).