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È morto il grande Gillo Dorfles, rivoluzionario critico d’arte. Aveva 107 anni

dillo dorfles

È morto il grande Gillo Dorfles. Lo storico dell’arte nato a Trieste il 12 aprile 1910 si è spento a Milano all’età di 107 anni.

Il grande Gillo Dorfles, critico e storico dell’arte, artista e professore di estetica ci ha lasciato. Si è spento all’improvviso nella sua casa di Milano a quasi 108 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 12 aprile).

Immortale. Poliedrico. E’ stato tutto Gillo Dorfles. Nato a Trieste, al tempo austroungarica. Teorico e critico d’arte rivoluzionario aveva sdoganato il «kitsch». Era anche attivo come artista, esordì in pittura negli anni Trenta e nel 1948 con Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monnet, fonda il Movimento Arte Concreta (MAC). Ultima mostra quella aperta lo scorso 13 gennaio alla Triennale di Milano: una retrospettiva (più o meno celebrativa) con però quindici nuove tele realizzate solo lo scorso anno. «Ho sempre nuovi progetti — aveva detto durante l’inaugurazione — se no sarei già morto. Riguardano soprattutto la pittura, la mia grande passione. Anche se è pittura per modo di dire: come artista non posso considerarmi riuscito in maniera assoluta. Come critico no, ma come pittore sono stato sempre un dilettante».

Liceo Classico, si trasferisce a Milano nel 1928 dove studia medicina laureandosi nel 1934 e specializzandosi in neuropsichiatria. A partire dagli anni Trenta ha svolto un’intensa attività di critica d’arte e saggistica collaborando a «La Rassegna d’Italia», «Le Arti Plastiche», «La Fiera Letteraria», «Il Mondo», «Domus», «Aut Aut», «The Studio», «The Journal of Aesthetics». Negli anni Cinquanta ha inizio l’attività teorica e critica di Dorfles.

Scrive Stefano Bucci del Corriere: “Insomma non c’è stato territorio che Angelo Dorfles detto Gillo non abbia esplorato (la sua casa di Piazzale Lavater è una sorta di racconto di tutte queste sue passioni, dalla pittura al design al pianoforte). Con la voglia di scoprire e la testardaggine (quella che nonostante la sordità gli faceva rifiutare in pubblico di esibire ogni tipo di apparecchio acustico) di un giovane.

Un giovane di 107 anni sempre elegante e mai vestito di blu («troppo classico e banale» lo definiva), ma piuttosto di giallo o degli infiniti toni del verde e del marrone. Con un stile e un’eleganza, quelli sì, davvero immortali.

L’ULTIMA INTERVISTA DI GILLO DORFLES (di Aldo Cazzullo)

È nato austroungarico, suddito dell’imperatore Francesco Giuseppe. Ha giocato a bocce con Italo Svevo, comprato libri da Umberto Saba, litigato con Eugenio Montale. Suo suocero era molto amico di Giuseppe Verdi. Ha ascoltato la bisnonna raccontargli le Cinque Giornate di Milano; è andato in barca sui Navigli. Sua moglie arrivò all’altare al braccio di Arturo Toscanini. Gillo Dorfles tra due mesi compirà 108 anni. Ma non è soltanto un uomo molto vecchio. È uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, testimone delle avventure artistiche, scientifiche, letterarie del nostro Paese.”

Clicca qui per leggere tutta l’intervista

Si potrà dire che è morto dentro un’età senza tempo. Registrabile in una dismisura difficile da immaginare. Che avremmo con curiosità accolto se solo ci avessero avvertito che la sua vita si era svolta in qualche remoto villaggio dell’Anatolia dove i vecchi scalano impunemente le classifiche dei primati della longevità. Invece, fino all’ultimo, Gillo Dorfles ha abitato i centri della modernità, le grandi realtà urbane come Milano, Parigi, New York, Chicago o Tokio. Città nelle quali amava soggiornare, per visitare una mostra, incontrare qualche amico, curiosare tra le nuove architetture. Accadeva di vederlo a qualche rassegna, o convegno, e poi sedersi compostamente, ascoltando con apparente attenzione le parole di un relatore

L’articolo de La Repubblica

“L’arte non prescinde dal tempo per esprimere semplicemente lo spirito della Storia universale, bensì è connessa al ruolo delle mode e a tutti gli ambiti del gusto.” (Gillo Dorfles)

Sul Bosco Verticale con Gillo Dorfles e Stefano Boeri. Il video racconto

Intervista a Gillo Dorfles

Intervista a Gillo Dorfles 2

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