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Un genio misconosciuto. Jiří Kolář in mostra a Rimini con una grande retrospettiva

Jiří-Kolář, The Striking Collages Jiří-Kolář, The Striking Collages
Jiří-Kolář, The Striking Collages
Jiří Kolář, The Striking Collages

La mostra “JK: l’Acronimo della Bellezza” presenta fino al 15 luglio circa 50 lavori di carattere museale nella splendida cornice di Castel Sismondo, nell’ambito della Biennale del Disegno di Rimini

Nel ‘75, nel ‘78 e nell‘85 il Solomon R. Guggenheim Museum gli dedicò tre importanti mostre personali: lui e Pablo Picasso sono gli unici artisti che, da viventi, hanno avuto l’onore di tre mostre personali presso la celebre istituzione di New York. Il lui di cui parliamo è Jiří Kolář, il celebre ma non adeguatamente riconosciuto maestro boemo del collage, ora protagonista di un’importante retrospettiva nell’ambito della Biennale del Disegno di Rimini. “JK: l’Acronimo della Bellezza”: questo il titolo della mostra che nella splendida cornice di Castel Sismondo presenta fino al 15 luglio circa 50 lavori di carattere museale, organizzata dalla Galleria Open Art in collaborazione con il Comune di Rimini.

Jiří-Kolář, Cello, 1971
Jiří Kolář, Cello, 1971

Nato nel 1914 a Protivín, in Boemia, a sedici anni Kolář scopre l’edizione ceca di “Les mots en liberté futuristes” di Filippo Tommaso Marinetti, che lo conduce nel mondo della poesia moderna, fondamentale per la sua futura ricerca artistica. Grazie all’incontro con il Surrealismo inizia a lavorare con la tecnica del collage. Nel 1937 espone per la prima volta al Mozarteum di Praga; nel 1941, durante l’occupazione tedesca, esce la sua prima raccolta di poesie e l’anno seguente fonda il “Gruppo 42”; tra il 1946 e il 1948 compie alcuni viaggi a Parigi, in Germania e in Gran Bretagna e qualche anno dopo esce Il Fegato di Prometeo (1952) nel quale, unendo le immagini alla poesia e alla prosa, denuncia la drammatica situazione cecoslovacca dopo l’avvento del regime comunista. Verso la fine degli anni Sessanta espone in Germania e in Brasile dove nel 1969 è premiato alla X Biennale di San Paolo. Nel 1991 riceve il Premio Seifert e viene nominato cittadino onorario di Praga, dove muore nell’agosto del 2002.

http://www.biennaledisegnorimini.it/mostre/jiri-kolar/

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