Si sono da poco concluse le intense settimane di vendite milionarie a New York e già il mondo dell’arte si trasferisce oltreoceano, per l’annuale appuntamento parigino delle aste di Postwar & Contemporary, giusto la settimana prima della fiera Art Basel (14- 17 giugno, Basilea).
Gli appuntamenti sono con le major Christie’s, Sotheby’s e Artcurial. (Della maison di Pinault abbiamo già parlato qui). Vediamo i cataloghi.
SOTHEBY’S | ART CONTEMPORAIN, Paris (6/7 giugno)
Parigi sarà un appuntamento importante quest’anno per Sotheby’s, che festeggia un doppio anniversario della sua presenza in Francia, ovvero i 50 anni dall’apertura del primo ufficio nella Ville Lumière e i 20 anni dalla sua presenza presso la gallerie Charpentier. Proprio Sotheby’s fu, fra l’altro, nel 1988 la prima casa d’asta internazionale ad aprire una sede in Francia (Christie’s aprì a Parigi solo nel 2001) segnando così quindi l’inizio ufficiale di un nuovo sistema di aste pubbliche per il mercato dell’arte francese. A celebrare dunque questo importante evento troviamo un catalogo con un’ampia selezione di 100 opere di alcuni più grandi nomi dell’arte contemporanea francese e internazionale, divisi in due sessioni che si terranno fra il 6 (Evening sale, ore 19.00) e il 7 giugno (Day sale).
Sfogliando il catalogo, fra i top lot si segnalano:
- Portrait d’homme di Jean Dubuffet,datato maggio 1946. Quando fu esposto per la prima volta in quell’anno presso la galleria René Drouin quest’opera creò un enorme scandalo in quanto l’esposizione (Mirobulus, Macadam et CIE. Hautes Pâtes) si tenne proprio nel bel mezzo del processo di Norimberga. L’idea di completa rottura con ogni consueto criterio di bellezza, come poi con ogni forma di tradizione dell’arte, non era certo in voga allora, e quell’arte “informe” venne ritenuta disturbante, un ritratto talmente iconoclasta da esser ritenuto una “violazione” della figura umana, tema quanto mai sensibile dopo le atrocità della guerra che stavano proprio allora emergendo pubblicamente. Dubuffet era in realtà perfettamente consapevole che opere così avrebbero ispirato “sentimenti di terrore e avversione nello spettatore”. Ma l’artista era altrettanto convinto che solo con quel gesto violento e coraggioso di liberazione totale da qualsiasi considerazione estetica, era possibile giungere a un livello molto più profondo di realtà. Stima EUR 1.200.000/1.800.000
- Pot à Raies di Nicolas de Staël del 1953 (stimato EUR 700.000/1 milione), un’altra opera all’epoca del tutto innovativa nel suo linguaggio pittorico capace, nella sua colorata bellezza plastica, di travolgere ogni confine tra figurazione e astratto. Il lavoro di de Staël si colloca infatti sempre in quella potenziale elastica convergenza fra sogno e realtà, in cui si possono liberare suggestioni di una percezione intensificata di essa. Così, in questo quadro, nelle plastiche vibrazioni cromatiche della materia pittorica che lo animano, non si può che domandarsi se sia davvero solo una tradizionale natura morta o qualcosa di più. L’esaltazione dei toni caldi incandescenti sulla compatta e organica superficie densa di colore, porta a chiedersi se il quadro sia una sublimazione del reale, o se l’artista abbia dipinto un’accesa percezione del mondo che aveva e a cui vuole iniziarci per un contatto più intenso con la realtà.
- Troviamo poi anche nel catalogo di Sotheby’s un Hans Hartung, T1956-8, anche in questo caso fra i più richiesti degli anni ’40/’50 (1956) anche se molto più essenziale rispetto a quello di Christie’s, nel suo deciso e vigoroso segno gestuale nero su un fondo bianco (stima: 900,000 — 1,200,000 EUR). Quest’opera è particolarmente emblematica della tecnica adottata dall’artista negli anni ’50, quando trasferiva con grande precisione su una tela di lino precedenti studi a mano libera su carta. Una tecnica solitamente usata più per soggetti figurativi, diventava così invece uno studio attento d’analisi e trascrizione della spontaneità gestuale nella sua energia elastica tendente alla creazione e all’espressione di qualcosa fuori di sé. Lungi dall’essere segno subitaneo di un attimo, tale opera era in realtà frutto di un attento lavoro che poteva richiedere anche un mese. Fra spontaneità e controllo, fra immediatezza e meditazione, l’iniziale energia d’impeto del gesto fisico veniva così non solo controllata e preservata, ma amplificata ed esplorata nel suo più puro valore espressivo dell’ “evento formato”. Un risultato che anticipa le soluzioni raggiunte dall’espressionismo segnico di un Kline, ed è molto vicina già alla dimensione del gesto pittorico orientale che mira a esperire mediante pochi “semplici” segni la qualità connettiva della vita e dell’universo.
- Rimanendo sul segno della pittura orientale, viene dato spazio in catalogo anche alla grande arte del gruppo Gutai. Nella Evening Sale vi sarà un eccezionale lavoro di Kazuo SHIRAGA, Takao, realizzato per la celebre 8^ mostra del Gruppo Gutai tenutasi a Kyoto nel 1959. Una composizione magistrale, dove si realizza quella compiuta congiunzione del gu (strumento) con il tai (il corpo) esortata dalla migliore tradizione calligrafica orientale ma al contempo qui riportata nella modernità di una tela dove l’evento- forma si compie combinando le tecniche contemporanee dell’happening e della performance con tutta la filosofia estetica orientale del vuoto. (stima 1.8- 2.5 milioni EUR)
- Sempre dal Giappone, ma di artista di tutt’altro genere, è la Pumpkin di YAYOI KUSAMA. I suoi lavori sono diventati icone della contemporaneità. E’ nota anche al più largo pubblico globale grazie anche alle “instagrammatissime” e affollate recenti mostre in tutto il mondo. La zucca in asta è una versione con un’ allucinante e ossessionante ripetizione in giallo/nero su tela del 1998. La stima è di 300.000/500.000. Sempre della Kusama sarà in catalogo anche un’opera più vicina alla provocativa poetica e temi del suo primo periodo quale Silver Night del ’82 (Stima 120.000/180.000 EUR)
- Per restare poi ai “dot”/puntini dal gusto pop, fra gli highlight della evening sale troviamo anche uno dei famosi “spot” di Damien HIRST, in questo caso su carta, Spot drawings, del 1995, quotato comunque la ragguardevole cifra di 220.000-32.000 EUR.
Fra le altre opere importanti da non perdersi troviamo poi altri grandi nomi dell’arte francese contemporanea come Daniel Buren (Point de vue- entrati n 10, travail situa (diptyque), 2003, stima su richiesta) e Jean Fautrier (Tête de sanglier, 1926 stima: 200.000-300.000 EUR). Mentre dall’arte internazionale si segnala il piccolo olio di Tom Wassermann (Study for Mel’s model, 1984 stima: 150.00/200.000 EUR); Keith Haring (Untitled , una carta del 1979 stima 500.000/700.000 EUR), Gerald Richter (Abstraktes Bild 772-3 , 1992 , stima 200.000/300.000 EUR) e Rudolf Stigel (Untitled , 2011 stima 400.000/600.000 EUR) .
Nella DAY SALE vi sarà una sponge blue di Yves Klein del 1961 stima 40.000/60.000 EUR, la densa astrazione segnica di Mark Tobey, Autumnal fire, del 1965 stimata 200.000/300.000 EUR e un acceso Sam Francis, Untitled del 1959/1960.
ARTCURIAL | Arte moderna e contemporanea, 4/5 giugno
Per Artcurial sono ben 3 le aste che potranno interessare tutti gli amanti dell’arte moderna e contemporanea nella prima settimana di giugno, ovvero: l’asta di Moderne & Contemporain (4 giugno, ore 20.00); Impressioniste & Moderne II (5 giugno ore 14.30) e Post-War & Contemporain II (5 giugno ore 16.30).
Star assoluta di questo appuntamento di giugno sarà il ritorno in un’asta francese, dopo tanto tempo, di un’opera di Vincent van Gogh durante l’asta Moderne & Contemporain del 4 giugno. La tela è già stata presentata in anteprima a New York nelle scorse settimane. Come vi avevamo già annunciato qui, si tratta di Raccommodeuses de filets dans les dunes, August 1882, un olio del periodo giovanile dell’artista, quando era ancora in Olanda. Esposto fino ad oggi presso il Van Gogh Museum di Amsterdam a cui era stato affidato in prestito da parte del suo proprietario sin dal 2009, il dipinto costituisce un passo fondamentale nell’avanzamento e nella definizione dello stile espressivo dell’artista. Van Gogh prende pieno possesso delle proprie capacità espressive anche all’interno dei confini della figurazione realistica: vediamo qui infatti già una particolare attenzione alla lavorazione del cielo, evidente nel trattamento dinamico delle nuvole come nelle cime montuose all’orizzonte che da già una suggestiva interpretazione espressiva e personale del paesaggio realistico, in uno stile personalissimo che troverà poi il suo culmine nelle ultime opere, come Campo di grano con corvi a Auvers-sur-Oise. (stima 3,000,000 / 5,000,000 EUR)
Nella stessa asta del 4 giugno troviamo anche Fernard Léger, presente con Elément mécanique, 1920 /1922 stimato sempre sul range di milioni, 2.000.000 / 3.000.000 € e con una Composition au vase bleu, 1937 (900,000 € / 1,300,000 €) mentre leggermente minore di stima ma di pari interesse Les trois fleurs et les dominos – 1937 (600,000 / 800,000 €). A questo si aggiungono, più nello scenario contemporaneo, nomi come Pierre SOULAGES, con Peinture 130 x 92, 29 MARS 88 – 1988 (500,000 / 700,000 €) e Richard SERRA, con St.Louis IV , 1982 (500,000 € – 700,000 €).
Nella prima sessione di Impressionism & Moderne del 5 giugno top lot sono i due dipinti Bernard Buffet, entrambi stimati 80.000/120.000 €. In catalogo alcune vendute marine di Eugene Boudin (stimate fra i 30.000 e i 50.000) e alcune carte di importanti maestri come Signac (La Rochelle, 25 000 / 35 000 €), Vuillard (in part Tête de femme – Circa 1937, 4 000 / 5 000 €), ma anche Picasso (Dans l’atelier de Picasso 2 000 – 3 000€) e Matisse ( Marguerite V e VI, entrambe 1945 , 10 000 – 15 000 €) . Si segnala anche “un po’ di Italia”, con un vigoroso cavallo bianco di Giorgio de Chirico del 1949, stimato 35 000 € – 45 000 €.
Sempre il 5 giugno a seguire si terrà anche l’asta di Postwar-Contemporain: qui a contendersi l’etichetta di “top lot” troviamo le sculture del francese Philippe HIQUILY, Marathonnienne del 2004 e con La Campanella II, del 1973, una composizione astratta di Sam FRANCIS del 1990, il maestro italiano dell’arte programmata Gianni COLOMBO, con Spazio Elastico quadrato (1974) tutti stimati 60.000/80.000€. Oltre a questi però vi segnaliamo anche un Concetto spaziale bianco di Lucio Fontana del 1960 stimato 30.000/40.000 € e il Serge Poliakoff del 1956, stimato anche questo 30.000/40.000.
SOTHEBY’S ART CONTEMPORAIN – Paris
Evening Sale: 6 giugno ore 19.00
Day Sale: 7 giugno ore 14.30
ARTCURIAL
Moderne & Contemporain – 4 giugno, ore 20.00
Impressioniste & Moderne II – 5 giugno ore 14.30
Post-War & Contemporain II – 5 giugno ore 16.30