Sarà in parte dedicata ai 40 anni del Centro per l’Arte Contemporanea Consortium (Dijon) l’asta di Christie’s di arte moderna e contemporanea del prossimo 7 giugno a Parigi.
La prima parte del catalogo raccoglie 22 opere donate direttamente da artisti dell’arte contemporanea al fine di sostenere l’istituzione francese nella sua mission. Gli stessi “donatori” hanno infatti trovato nel Consortium supporto, spesso il centro è stato per loro un trampolino di lancio per la carriera. Fra questi artisti troviamo nomi come: Dominique Gonzalez-Foerster, Pierre Huyghe, Ugo Rondinone e Richard Prince.
>> Il CONSORTIUM. Definito recentemente anche dal New York Times come “Museo francese lontano dai riflettori ma che predice senza far rumore la prossima “grande cosa” nell’arte”, da più di 40 anni porta avanti un’importante azione di promozione e sostegno della produzione artistica contemporanea francese e internazionale.
Nato nel 1977 come progetto di un gruppo di studenti universitari con a capo Xavier Douroux e Franck Gautherot, ha saputo negli anni trovare il sostegno di numerosi partner e soprattutto degli artisti stessi. Le prime sperimentali esposizioni hanno visto protagonisti quelli che poi sono diventati i grandi nomi dell’avanguardia degli anni ’70 come Christian Boltanski, Annete Messager, Cindy Sherman, Daniel Buren, Carl Andre, Richard Prince, Bertrand Lavier e Hans Haacke. Gli anni Ottanta furono invece dedicati alla promozione dell’arte minimalista e concettuale, la Picture Generation e le nuove sperimentazioni astratte estensione del Neo-Geo Movement. In seguito il Consortium ha supportato tutta la generazione di artisti che sono considerati emergenti oggi, nomi noti del mondo dell’arte contemporanea, come gli Young British Artists, Liam Gillick, Angela Bullock, Dominique Gonzalez-Foerster, Maurizio Cattelan, Carsten Höller, Pierre Huyghe, Ugo Rondinone, Jorge Pardo, Philippe Parreno.
E’ stato proprio il Consortium a commissionare a Pierre Huyghe nel 2011 il padiglione francese alla Biennale di Venezia che vinse il Leone d’Oro. Sempre il Centro è stato artefice della “riscoperta” integrale del lavoro di Yayoi Kusama, tenendo una vasta retrospettiva che ha poi viaggiato nel mondo, contribuendo sicuramente a renderla oggi una star nota a livello internazionale.
Oggi però questa importante istituzione si trova in difficoltà, non solo economica, ma anche gestionale, essendo venuto a mancare quello che era stato fin dalle origini il grande animatore, Xavier Douroux. Tuttavia l’istituzione è anche decisa a portare avanti la propria missione per sostenere ancora una produzione contemporanea che possa interpretare al meglio i bisogni del presente. Per questo, per raccogliere risorse fondamentali a portare avanti questo grande impegno, si è deciso di sollecitare l’aiuto degli artisti stessi, i quali hanno risposto con una generosità che ha superato ogni aspettativa, offrendo questi 22 lavori, come ultimo significativo omaggio all’azione svolta dall’istituzione e dal suo appassionato fondatore Xavier Douroux.
Abbiamo sfogliato per voi il catalogo di questi consistenti doni, e fra le opere offerte in asta nella serata del 7 giugno vi segnaliamo:
- Ugo Rondinone con Zehnterjunizweitausendundsechzehn (2016) titolo che richiama alla data di realizzazione dell’opera e al tempo e spazio, irradiando colori pop dell’anima contemporanea. Stima €50,000–70,000
- Brian Calvin artista californiano, che avevamo visto anche a Milano lo scorso anno a Cabinet, qui presente con New Bloom (2017) uno dei suoi ritratti inespressivi ma densi di egocentrismo contemporaneo. Stima €25,000–35,000
- Richard Prince con Untitled (man’s hand on pocket with watch) 1980 Stima:€20.000/30.0000
- Christopher Wool con un magnifico lavoro Untitled del 2016, dove il gesto pittorico energico esprime quella continua tensione fra intenzionale e inatteso, fra ciò che è dipinto meccanicamente e ciò che, nel gesto umano, prende espressione diversa anche grazie all’imprevedibilità. Stima €100.000-150.000
- C’è anche l’italiano Roberto Cuoghi, definito nel catalogo “artista proteiforme”, che non ha mai smesso di interrogarsi sulle questioni dell’identità, metamorfosi e ibridazione, in una sperimentazione costante fra vari medium espressivi. L’opera presentata in asta SS(LXXXVIIP), fa parte dalla serie densa di simboli e segni in ceramiche Putiferio del 2018 dedicata, su invito di un suo collezionista, all’isola greca di Idra. Stima: €20.000 /30.000
- Rodney Graham con Awakening del 2006 (esposta anche nella galleria di Zurigo di Hauser & Wirth). Consortium aveva organizzato una importante esposizione di questo artista nel 2017. Stima:€ 60.000/80.000.
- C’è anche un’opera alquanto emblematica della nota artista Dominique Gonzales-Fester, fra i precursori delle opere ambientali. La donna si è sempre mossa in un terreno ibrido fra narrazione video, installazioni e performance che rendono l’opera una “esperienza”. In questa particolare serie di impressioni su carta l’artista invece assume ogni volta un personaggio reale o funzionale, come appunto nell’opera presentata EAP (M.2062), 2014 dove diventa il visionario scrittore Edgar Allan Poe, come un riferimento alla fuga dalla regolarità alla ricerca invece dell’irregolarità della creatività e della fantasia libera di debordare, a cui sembrano invitare tutte le sue opere. Stima:€ 8.000-12.000
- Pierre Huyghe è presente con l’opera Timekeeper del 2018, un intervento murale in situ realizzato per il Consortium, con l’intento di mettere in discussione l’ideologia del silente White cube. Stima €60.00/80.000.
- François Morellet, artista francese ormai ben noto anche nel mercato italiano, è presente in catalogo con la composizione geometrica Pinox n°3, 1=10°. Stima:€8.000 /12.000.
L’asta prosegue poi con altri lotti appartenenti anche a importanti collezioni private.
- L’artista del design francese FRANÇOIS-XAVIER LALANNE, già protagonista nelle ultime aste di Christie’s Londra e NY, e qui presente con una deliziosa lampada dalle forme di uccello. Stima: €120.000-180.000.
- Dalla collezione di famiglia che andrà a beneficio della HILLMAN Fondation, vi segnaliamo un’opera di JEAN DUBUFFET, Partition del 1965: una bella composizione di cellule colorate che fluttuano quasi in un ritmo musicale. Stima: €600.000/800.000.
- Dalla collezione di Jacqueline & Jean Hélion troviamo invece un mobiles di Alexander Calder del 1963, con tutto il suo magnifico equilibrio formale sospeso e danzante. Era stato proprio a Parigi che Calder aveva iniziato a creare la poesia dei suoi memorabili mobiles, in un periodo trascorso nella Ville Lumière dove era diventato amico di vari artisti dell’avanguardia francese fra cui anche Hélion. A lui donò quest’opera come regalo di nozze quale testimonianza della trentennale amicizia fra i 2. Stima: €800.000/1.200.000
- Interessante e alquanto insolita anche l’opera del 1962 di Martial Raysse, Béatrice (title bleu) , parte di una serie di opere realizzate dall’artista su specchi, andando a utilizzarne il potere del riflesso per fare entrare nell’opera lo spettatore, un po’ come parallelamente faceva in quegli stessi anni anche il nostro Michelangelo Pistoletto. Qui la bellezza femminile viene però esaltata nella sua messa in scena di cosmetici e moda: è questa per Raysse la Monnalisa degli anni ’60, una figura abbellita e “cotonata” con oggetti incollati sullo specchio, simboli delle due industrie che dominano una bellezza artificiale e mercificata. €600.000/800.000
- Immancabile poi un Hans Hartung, in un momento di particolare interesse internazionale verso l’artista. Troviamo qui una desiderabile opera del 1955, T 1955-9 , che pensiamo non faticherà a superare la stima di € 650.000-850.000.
- Altra opera imperdibile, a cui è dedicata anche copertina del catalogo, è la poesia cromatica di Fleurs di NICOLAS DE STAËL del 1952: un’opera di prestigio, come testimonia il notevole curriculum (fece parte anche della prima importante esposizione di de Staël ) e datata a un anno decisivo per la sua carriera artistica, in cui decise di uscire dall’atelier e confrontarsi definitivamente con la realtà, e parallelamente la sua tavolozza si era accesa dei toni caldi della luce del sud, in cui aveva passato parte di quell’anno. Il valore dell’opera è del resto confermato già dalla stima iniziale di ben €3.500.000/5.000.000
Altri notevoli nomi presenti in asta sono: due grandi artisti giapponesi quali Yayoi Kusama (Infinity Nets, 2005, stimato € 500.000/700.000) e Kazuo Shiraga (Chikakusei Dokukakuryu, 1962 stimato € 800.000/1.200.000 milioni); importanti nomi del panorama francese come Pierre Soulage (Peinture 227 x 306 cm, 2 mars 2009, stimata € 1/1.5 milioni), Jean Paul Riopelle (in particolare con un Sans Titre del 1954 stimato € 500.000-700.000) e Niki De Saint Phalle, Dawn (Saune), del 1995 stimata € 200.000/300.000, ma anche altri importanti nomi dello scenario americano e internazionale come un Homage to the Square di Josef Albers (Friendly sky, 1958b, stimato € 200.000/300.000), un altro artista che vede negli ultimi tempi sempre più mostre dedicate e interesse quale Georg Baselitz (Ekeby, 1943 , stimato € 140.000/200.000) e la simpatica scultura di Keith Haring del 1986 (Stimata € 250.000/350.000)
Nella Day Sale del giorno successivo (8 giugno), vi segnaliamo invece fra gli highlight: due magnifici Matta (Sans Titre, 1963, stimato €100.000/150.000 e Ecrire son cri, 1970 stimato€60.000/80.000), una composizione dai consueti cromatismi fosforescenti di Peter Halley (Optimized input, 2000, stima:€50.000/70.000), la contorta scultura rossa di Tony Cragg (Red square, €80.000/100.000) e l’opera del 2008 di Gilbert &George proveniente dalla galleria napoletana Alfonso Artiaco (White hands, €60.000/80.000) .
Christie’s POST-WAR AND CONTEMPORARY ART Paris, Evening Sale
7 giugno, ore 19.00 (Lotti 1-47)
8 giugno, ore 14.00 (Lotti 101 – 326)
Esposizione: 1/7 Giugno ore 10.00 /18.00