Chiamami col tuo nome, dal 6 giugno in DVD il film di Luca Guadagnino vincitore dell’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale agli Oscar 2018.
Chiamami col tuo nome (Call me by your name) è un film importante sotto molto aspetti. Ha riportato l’Italia agli Oscar, ad esempio. E chi ha voglia di riattaccare con la polemica sulla natura internazionale della produzione è pregato, prima di aprir bocca, di andare a controllare i credits dei film di Visconti e Antonioni.
È il film, inoltre, che ha ridato lustro a James Ivory, che, da anni impantanato in progetti non molto riusciti, si è portato a casa l’Oscar (il primo della sua lunga carriera) per la miglior sceneggiatura non originale.
Qualche appunto marginale potrebbe essere fatto giusto in merito ad alcune assenze rispetto al libro. Per chi ha letto e amato il romanzo di André Aciman, e chi lo ha fatto lo ha fatto in maniera viscerale (gli altri hanno direttamente gettato il libro contro un muro arrivati a pagina 17): il tormentone “movie star” (che caratterizza in maniera stringente il rapporto di pacata diffidenza tra la madre di Elio e Oliver), il personaggio di Viola, la piccola vicina di casa di Elio, un personaggio chiave davvero bellissimo; e “svolazzina”, che era sì presente ma mai nominata in maniera esplicita. Peccati veniali, che nulla tolgono alla compiutezza della pellicola. Quello che più colpisce in positivo però (tralasciando cast, interpretazioni e ambientazioni) è lo sguardo di Guadagnino. Uno sguardo lucido sull’amore, sull’adolescenza, sul dolore, sulla nostalgia e sulla contraddizione del sentimento. Il suo è uno sguardo estremamente lucido (e disilluso) anche sul nostro Paese, che non fa solo da sfondo ma è parte integrante della narrazione (Crema, tra l’altro, è diventata meta di pellegrinaggio per i fan più sfegatati da tutto il mondo).
Durante una passeggiata in bicicletta Elio e Oliver si fermano in un vecchio cascinale a chiedere dell’acqua a una signora. Oliver, l’americano, vedendo appeso un ritratto del Duce non capisce. Benito, nel 1983? Chiede spiegazioni a Elio: «Mussolini?»
Questi alza le spalle e laconico risponde «That’s Italy».
Guadagnino con una storia ambientata 35 anni fa ci parla dell’Italia del 2018.
Quello accusato di non essere un film italiano è forse il film più italiano dai tempi del Conformista di Bertolucci. Per capirlo bisogna solo avere il coraggio di guardarsi allo specchio.
>> Chiamami col tuo nome, clip in esclusiva per Artslife
diretto da Luca Guadagnino
con Armie Hammer, Timothée Chalamet e Michael StuhlbargNOMINATO A QUATTRO PREMI OSCAR® PER MIGLIOR FILM, MIGLIOR ATTORE,MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE E MIGLIOR CANZONE E VINCITORE DEL PREMIO OSCAR® PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
>> ARRIVA IN DVD E BLU-RAY IL 6 GIUGNO CON UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT ITALIA
CONTENUTI EXTRA NEL BLU-RAYTM E NEL DVD:
• Istantanee dell’Italia: La realizzazione di Chiamami col tuo nome• Una conversazione con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg & Luca Guadagnino
• Commento con Timothée Chalamet & Michael Stuhlbarg
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