Print Friendly and PDF

Tra ironia e tragico fatalismo. Incisioni di Hogarth e Goya a confronto, a Manchester

Francisco Goya Y Lucientes - El Sueño De La Razon Produce Monstruos, 1799 Manchester Art Gallery Francisco Goya Y Lucientes - El Sueño De La Razon Produce Monstruos, 1799 Manchester Art Gallery
Francisco Goya Y Lucientes - El Sueño De La Razon Produce Monstruos, 1799 Manchester Art Gallery
Francisco Goya Y Lucientes – El Sueño De La Razon Produce Monstruos, 1799 Manchester Art Gallery

Per la prima volta una mostra mette a confronto le incisioni di Hogarth e Goya, due artisti che compresero le problematiche dei loro tempi e le tradussero in stili artistici differenti ma innovatori. Alla Withworth Gallery di Manchester, fino al 31 agosto 2019.

Nel bianco e nero della loro produzione incisoria raccontano i cambiamenti sociali e politici cui stava andando incontro l’Europa, nel cruciale periodo fra l’Illuminismo e l’imperialismo napoleonico. Se Hogarth, da buon figlio d’Albione, non lesinò una tagliente, cinica ironia, l’approccio dello spagnolo Goya fu improntato a un tragico fatalismo; entrambi, comunque, danno voce ai disagi degli ultimi, causati da politiche nazionaliste e aggressive, sfruttamento economico, a loro volta forieri di povertà, abbrutimento sociale, alcolismo, violenza, razzismo, ipocrisia. La mostra Imprimere l’oscurità: Goya e Hogarth nell’epoca dei tumulti europei propone per la prima volta il confronto fra due artisti che, pur con stili molto diversi, hanno segnata un’epoca.

William Hogarth (1697-1764) nasce a Londra da umile famiglia quando Fontenelle sta gettando le basi dell’Illuminismo, e si forma nel clima della nascente rivoluzione industriale britannica, quando nascono i primi stabilimenti per la lavorazione della seta, e lentamente la millenaria società rurale acquista i caratteri dell’operaismo.

William Hogarth - Beer Street, 1750 The Whitworth Gallery
William Hogarth – Beer Street, 1750 The Whitworth Gallery

Bisogna tornare al Rinascimento per trovare nella storia un altro momento che abbia portati cambiamenti radicali nella società; il Settecento apre la strada alla modernità sociale, ridisegna i ceti e affronta la questione dei diritti delle masse con Rousseau, Robespierre e Danton, e paga inizialmente il massimalismo sanguinario ispirato dai primi due. La ventata napoleonica da un lato sconvolgerà l’Europa con due decenni di guerre, ma dall’altro lascerà un’eredità importante dal punto di vista della modernizzazione dei codici civili e penali, e nell’organizzazione amministrativa, che cambierà la realtà di molti Paesi. Hogarth fu attento osservatore delle sperequazioni che ebbero luogo in questa travagliata, eppure fondamentale, epoca di passaggio, e con acuta disillusione ne fece impietosi ritratti.

In quegli anni, l’Inghilterra vede affiancarsi al popolo contadino e alla nobiltà, non soltanto i primi nuclei operai, ma anche quelli della nascente borghesia, il cui blasone non è dato dalla tradizione storica, dalla condivisione di particolari valori, bensì dal possesso di ricchezza materiale, siano terre o somme di denaro.

La serie The Rake’s Progress (1735, ripresa da David Hockney negli anni Sessanta del Novecento) critica ferocemente la decadenza della nuova classe sociale, avida di denaro, insensibile alle problematiche del popolo, dedita soltanto alla cura delle proprie attività e a ricercare piaceri “proibiti” quali alcol e sesso. Lo sguardo di Hogarth è caricaturale, con raffinato cinismo tende ad accentuare difetti e mancanze, ma dal punto di vista morale è veritiero nel cogliere acutamente i primi sintomi di scadimento di questo nuovo ceto. Così come, all’altro capo della scala sociale, il ceto operaio non è in condizioni migliori; i massacranti turni negli stabilimenti stravolgono ritmi di vita sinora legati ai cicli della natura; adesso il tempo lo scandiscono il profitto e la macchina, che assorbono larghissima parte dell’esistenza quotidiana dei lavoratori.

William Hogarth - A Rake's Progress, Plate 8, 1735 The Withworth Gallery
William Hogarth – A Rake’s Progress, Plate 8, 1735 The Withworth Gallery

L’impatto sociale è devastante, i nascenti quartieri operai vedono lo sfascio dell’istituzione familiare, l’abbandono dei figli, il dilagare dell’alcolismo e della prostituzione; l’individuo stenta a trovare un equilibrio nella nuova situazione lavorativa, il disorientamento è profondo, si cercano impossibili evasioni alienandosi da quel contesto relazionale che fino a pochi anni prima era l’unico possibile. Gin Lane (1750) costituisce un doloro spaccato della realtà dei nascenti quartieri operai delle città inglesi, quelli da cui usciranno, un secolo dopo i vari Oliver Twist. L’atmosfera letteraria delle sue scene la si ritrova anche, ad esempio, ne Il matrimonio alla moda, documento di una mondanità affarista e superficiale, che ispirerà poco più tardi, fra gli altri, anche il romanziere William Tackeray.

William Hogarth - Gin Lane, 1750 The Whitworth Gallery
William Hogarth – Gin Lane, 1750 The Whitworth Gallery

Oltre che per la documentazione di un’epoca con l’acuta intuizione delle problematiche, l’opera di Hogarth è fondamentale dal punto di vista dello stile, perché la sua attenta interpretazione delle espressioni dei volti è direttamente mutuata dal mondo della drammaturgia. Le sue incisioni sono scene teatrali che enfatizzano pensieri e sensazioni, e saranno poi fonte d’ispirazione per gli studiosi di fisiognomica, ma anche per la cinematografia di Kubrick.

Mentre l’Inghilterra sta attraversando una fase di importanti cambiamenti, la Spagna è ancora un regno feudale, ormai decaduto come potenza coloniale e gravato da una stagnazione interna dovuta al cattivo utilizzo delle risorse che pur giungevano d’oltremare, e da una sciagurata, plurisecolare politica di disincentivo all’artigianato e all’industria (non ultimo provvedimento, l’espulsione di ebrei e mori che dell’artigianato interno costituivano il nerbo). Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828), oltre che valente artista, era anche un acceso liberale, e dall’interno dei circoli progressisti chiese a gran voce riforme alla Corona. L’invasione napoleonica del 1808 e la successiva restaurazione ad opera di Ferdinando VII cancellarono le speranze di una modernizzazione della Spagna. Queste speranze deluse furono in buona parte i soggetti della produzione matura di Goya, che lasciò il raffinato classicismo tizianesco della gioventù per uno stile ben più personale, più oscuro, tragico, ma profondamente innovativo e anticipatore dell’arte novecentesca.

Francisco Goya Y Lucientes - No Hay Quien Los Socorra, 1863 Manchester Art Gallery
Francisco Goya Y Lucientes – No Hay Quien Los Socorra, 1863 Manchester Art Gallery

È su questa produzione che si innesta il confronto con William Hogarth, che Goya conobbe tramite incisioni collezionate dal suo mecenate Sebastián Martínez. Fu questa la probabile scintilla che lo portò all’incisione, attraverso al quale, al pari dell’inglese, interpretò le ingiustizie sociali e politiche dell’epoca, la sofferenza della Spagna provata dalla guerra e dal regime feudale. Ma anziché con sguardo cinico e disilluso, e un tratto analitico, Goya interpreta la sua epoca inventandosi atmosfere oniriche, metaforiche e protosimboliste, e con una vena caricaturale che ricorda in parte quella di Pietro della Vecchia.

Fondamentale l’incisione Il sonno della ragione genera mostri (1799), velata polemica contro un Illuminismo che in politica, al momento, stava mostrando tutti i suoi limiti, scaduto com’era a fanatismo e nazionalismo imperialista; di cui anche la Spagna farà di lì a poco le spese, subendo l’invasione napoleonica, rievocata nella struggente serie I disastri della guerra (1808, ma stampata postuma a Madrid nel 1863); anticipando Guernica di Picasso, Goya documenta le distruzioni e le sofferenze causate dalla guerra alla popolazione civile. Della quale, già a fine Settecento, ha immortalate le sofferenze del tempo di pace, ovvero la povertà, le umiliazioni quotidiane, il senso d’inferiorità, di cui ogni giorno doveva portare il peso.

Pur con un’aura di fatalismo, comune agli artisti spagnoli, dà voce, come mai prima era accaduto in Spagna, alla realtà degli ultimi, e il suo stile apre la strada a quella che sarà la corrente simbolista di fine Ottocento. Ad accomunarlo a Hogarth, l’aver saputo anticipare i futuri sviluppi artistici, e la disillusa sensibilità con cui prende atto del primo impatto dell’Illuminismo in Europa.

rancisco Goya Y Lucientes - Modo de volar, 1864 Manchester Art Gallery
rancisco Goya Y Lucientes – Modo de volar, 1864 Manchester Art Gallery

Prints of Darkness: Goya and Hogarth in a Time of European Turmoil

7 luglio 2018 – agosto 2019
The Whitworth,
The University of Manchester,
Oxford Road,
Manchester
M15 6ER

www.whitworth.manchester.ac.uk

Commenta con Facebook

leave a reply