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Goya e Cima da Conegliano top lot da Farsetti

Giovanni Battista Cima, meglio noto come Cima da Conegliano (Conegliano
1459/60 – Conegliano 1517/18).
Madonna col Bambino, già Madonna Cook, olio su tavola, cm 74×56, stimata
300.000/400.000 Euro

Mobili, Arredi e Dipinti Antichi. Dipinti e sculture del XIX e XX secolo
12/13 aprile 2013, Prato

La prossima asta di Farsettiarte offre ai collezionisti e agli appassionati oltre seicento lotti, tra mobili, arredi, dipinti, sculture, argenti, ceramiche e bronzi, dal XV al XX secolo.

Una rara tela di Goya
Tra le opere più belle e preziose della manifestazione segnaliamo innanzitutto il Ritratto di Ramòn de Pignatelli, un olio su tela di Francisco José de Goya y Lucientes (Fuente de Todos, 30 marzo 1746 – Bordeaux, 16 aprile 1828). L’opera è stata dipinta intorno al 1790/1792, misura cm 53×43,5 ed è stimata 250.000/350.000 Euro. Il personaggio raffigurato, Ramon de Pignatelli, nacque a Saragozza il 18 aprile 1734 e vi morì il 30 giugno 1793. Era figlio di Antonio de Pignatelli, Principe del Sacro Romano Impero, conte di Fuentes e Grande di Spagna e di Francisca de Moncayo, contessa di Fuentes, imparentata con il conte di Aranda e Villahermosa. A dieci anni fu mandato a Roma, per iniziare la carriera ecclesiastica presso il Collegio Clementino, grazie alla protezione dello zio, il cardinale Antonio Pignatelli. Nel 1753, a diciannove anni, era già canonico a Saragozza, dove potè frequentare l’università. Nel 1764 il re Carlo III lo nominò capo della Real Casa della Misericordia a Saragozza. Tra il 1762 ed il 1793 è stato per cinque volte rettore dell’Università di Saragozza. Tra il 1772 ed il 1790 diresse i lavori per lo sviluppo del Canale Imperiale di Aragona. Persona di vasta cultura, scrisse vari libri, tra cui “L’eccellenza delle arti” nel 1778.

Ritratto di Ramòn de Pignatelli, un olio su tela di Francisco José de Goya y Lucientes (Fuente de Todos, 30 marzo 1746 – Bordeaux, 16 aprile 1828). L’opera è stata dipinta intorno al 1790/1792, misura cm 53×43,5 ed è stimata 250.000/350.000 Euro.

Un capolavoro di Cima da Conegliano
Non meno raro e importante, dal punto di vista storico e artistico, uno degli esempi migliori dell’arte di Giovanni Battista Cima, meglio noto come Cima da Conegliano (Conegliano 1459/60 – Conegliano 1517/18). Si tratta di una straordinaria Madonna col Bambino, già Madonna Cook, olio su tavola, cm 74×56, stimata 300.000/400.000 Euro.
L’opera reca sul parapetto marmoreo la scritta “Ioannes Baptista Coneglianensis”. Pubblicata da Luigi Colletti nella monografia su Cima da Conegliano nel 1959, la tavola, notificata dallo Stato italiano, era stata segnalata per la prima volta da Bernard Berenson nel 1897, quando si trovava nella collezione H. Cook di Richmond, in Inghilterra.

Mobili, arredi e dipinti antichi
Come di consueto il catalogo presenta un’ampia scelta di mobili e arredi antichi, provenienti da importanti abitazioni private. Tra i mobili spiccano un cassettone lastronato in legno di noce con filetti ebanizzati (Siena, XVII secolo, cm 102,5×145,5×64,5), un cassettone lastronato in legno di noce e radica (fine del XVI secolo, cm 134,5×153,5×63), un trumeau a doppio corpo lastronato e riccamente intarsiato in legno di noce e radica con filettature chiare (Austria, XVIII secolo, cm 178x149x66) e un trumeau inglese a doppio corpo lastronato e intarsiato in legno di rovere e redica (XVIII secolo, cm 206x110x60).

Tra i dipinti ricordiamo
• Battaglia di cavalleria, attribuita a Giambattista Pittoni (olio su tela, cm 54×81),
• Cristo alla colonna, attribuito a Lionello Spada (olio su tela, cm 178×153, stima: 28.000/38.000 Euro),
• Crocifisso e il Golgota, una pregevole scultura in bronzo con base in legno dipinto, attribuita a Massimiliano Soldani Benzi (altezza cm 39),
• Lucrezia romana di Giovanni Antonio Burrini (olio su tela, in cornice coeva, cm 33×24,5),
• Madonna col Bambino e i Santi Girolamo e Caterina da Siena attribuita ad Andrea Piccinelli, detto del Brescianino (olio su tavola, cm 86×65,5),
• Madonna col Bambino e San Giovannino, di Scuola toscana degli inizi del XVII secolo (olio su tavola, diametro cm 62),
• Miracolo di Sant’Antonio da Padova attribuito a Luca Giordano (olio su tela, cm 50,5×51),
• Santo con barba, una scultura in legno policromo e dorato di Scuola senese della fine del XV secolo (altezza cm 31)..
• Scena di mercato e rovine classiche di Peeter Van Bredael (olio su tela, cm 81×113),
• una Coppia di frontoni di spinetta raffiguranti Ninfe con decorazioni a mascheroni di Sebastiano Filippi, detto Il Bastianino (olio su tavola centinata, cm 9,5×47 ciascuno)
• Venezia: La riva degli Schiavoni di Giuseppe Chittò-Barucchi (olio su tela, cm 21,5×31,7)

Dipinti del XIX secolo
Ricca e ampia, come di consueto, la sezione dedicata ai pittori italiani del XIX secolo, in cui verranno rappresentati tutti i maggiori movimenti pittorici, dai puristi agli scapigliati, dai macchiaioli ai postmacchiaioli. Tra gli artisti meglio rappresentati è sufficiente citare Telemaco Signorini (Firenze 1835-1901), Ritratto di donna, matita su carta, cm 31,8×23,5; Oscar Ghiglia (Livrono 1876 – Firenze 1945), Isa, 1910, olio su cartone, cm 32,5×39,5; Francesco Vinea (Forlì 1845 – Firenze 1902), Le tentazioni di Sant’Antonio, olio su tela, cm 44,7×69,8; Antonietta Brandeis (Misnowitz 1849 – Venezia 1910), Veduta di Firenze dal giardino di Boboli, olio su tavola, cm 37,5×29; Vincenzo Gemito (Napoli 1852-1929), Bambina addormentata, 1913, matita su carta, cm 25×36; Luigi Gioli (San Frediano a Settimo 1854 – Firenze 1947); Ludovico Tommasi (Livorno 1866 – Firenze 1941); Lorenzo Delleani (Pollone 1840 – Torino 1908); e un
gruppo di circa quaranta disegni di Elisabeth Chaplin (Fontainebleau 1890 – Firenze 1982).

Arte africana
Anche quest’anno, infine, sarà presente una piccola, ma significativa sezione di arte africana, proveniente da una prestigiosa collezione italiana: saranno proposti circa trenta esemplari, tra sculture, maschere e altri oggetti legati alla vita quotidiana, alle feste civili e religiose. Eseguiti in epoche e stili diversi, per lo più dalle popolazioni dell’Africa centrale, questi manufatti testimoniano la forte spiritualità delle differenti fedi locali e nello stesso tempo la fervida creatività che, come è noto, fin dai primi decenni del Novecento ha ispirato molti artisti europei d’avanguardia, da André Derain a Henri Matisse, da Maurice De Vlaminck a Pablo Picasso.

Tra le opere in asta ricordiamo una scultura in legno con funzione di reliquiario Mahongwe Bwété in legno (Gabon, fine del XIX-inizi del XX secolo, cm 56×22), una scultura Baulé Blolobian raffigurante una figura maschile in legno colorato (Costa D’Avorio, prima metà del XX secolo, altezza cm 28), un casco Mende in legno (Liberia, prima metà del XX secolo, altezza cm 41)

 

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Mobili, Arredi e Dipinti Antichi
Asta: venerdì 12 aprile 2013, ore 15.30 e 21.15

Dipinti e sculture del XIX e XX secolo
Asta: sabato 13 aprile 2013, ore 15.30
Esposizione: A PRATO: dal 5 al 13 aprile 2013
Orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30 (festivi compresi)
Farsettiarte www.farsettiarte.it – info@farsettiarte.it
Prato, Viale della Repubblica (Area Museo Pecci)
Tel. 0574/572400 – fax 0574/574132
Milano, Portichetto di Via Manzoni (angolo Via Spiga 52)
Tel. 02/76013228 – Fax 02/76012706

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