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L’Italia revoca la licenza di esportazione per il dipinto di Gérard acquistato dalla Frick Collection

Il ritratto del Principe Camillo Borghese di François-Pascal-Simon Gérard © The Frick Collection, New York Il ritratto del Principe Camillo Borghese di François-Pascal-Simon Gérard © The Frick Collection, New York

Pasticcio italiano. Revocata la licenza di esportazione per un dipinto di Gérard

Lo scorso dicembre la galleria Robilant+Voena aveva annunciato la vendita del ritratto del Principe Camillo Borghese – mecenate e cognato di Napoleone Bonaparte- realizzato da François-Pascal-Simon Gérard (1770-1837) alla Frick Collection di New York. Si trattava della prima acquisizione del museo di un dipinto antico da trent’anni! Sono passati alcuni mesi e l’Italia ha revocato la licenza di esportazione per il dipinto.

Il governo italiano, che sostiene che la licenza non avrebbe mai dovuto essere emessa perché il dipinto è parte del patrimonio culturale italiano, ha realizzato tardivamente “l’importanza del dipinto per il patrimonio nazionale, un documento raro e significativo dell’era napoleonica in Italia” ha dichiarato Maria Vittoria Marini Clarelli, dirigente del ministero dei beni culturali, che si occupa della circolazione delle opere d’arte.  Per di più, ha aggiunto, il ritratto apparteneva a una collezione di famiglie principesche italiane che è “tra le più importanti nella storia dell’arte italiana”.  Secondo la Clarelli, la domanda di esportazione era incompleta, perchè il dipinto veniva dichiarato come un semplice “ritratto di uomo”, senza specificare chi fosse il soggetto.

La galleria Robilant + Voena che ha venduto il dipinto al Frick per un prezzo non dichiarato, ha espresso costernazione per la decisione e ha negato la “negligenza” nella compilazione: un portavoce della galleria ha affermato che la richiesta di licenza di esportazione, presentata nel febbraio 2017 alla sede di Bologna, “ha rispettato pienamente tutte le procedure previste dalla legge italiana nel fornire le informazioni che tale legge richiede”.

Il certificato di esportazione è stato emesso il mese successivo. La galleria è rimasta dunque molto “sorpresa” del fatto che, più di un anno dopo, l’ufficio di esportazione di Bologna avrebbe “tentato di contestare e ribaltare la propria decisione in modo così incomprensibile”. I galleristi aggiungono “In questo modo, rischiano di prendere in giro l’intero processo decisionale e minano la fiducia nelle loro competenze e coerenza nelle loro valutazioni”. La Frick Collection per ora ha deciso di non commentare la vicenda.

Il ritratto del Principe Camillo Borghese di François-Pascal-Simon Gérard © The Frick Collection, New York
Il ritratto del Principe Camillo Borghese di François-Pascal-Simon Gérard
© The Frick Collection, New York

Cronologicamente, il dipinto si colloca tra i capolavori francesi del museo, di Boucher e di Fragonard e le opere di Ingres, Renoir, Monet e Manet.

L’opera avrebbe dovuto subire un restauro durante l’inverno e la primavera al Metropolitan Museum of Art, e avrebbe dovuto essere esposta alla Frick Collection nell’autunno 2018 in occasione della mostra “Luigi Valadier: Splender in Eighteenth-Century Rome” (31 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019). Gérard ha studiato con il pittore Jacques-Louis David (1748-1825), diventando uno dei suoi allievi più talentuosi. All’epoca della Rivoluzione Francese, Gérard ha realizzato diversi quadri storici, tra i quali “Belisario” e “Amore e Psiche”.

Per ora la galleria Robilant + Voena ha arruolato Art Recovery International, un’azienda specializzata nella mediazione di richieste di restituzione, per esaminare il caso.

www.frick.org

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