Il memento mori di Richter in asta da Christie’s a Londra il 4 ottobre
La Evening Sale di arte contemporanea e l’asta Thinking Italian dell’ottobre 2017 avevano fruttato alla maison di Pinault 131, 7 milioni di sterline. La data dell’edizione 2018 da segnare in agenda è il 4 ottobre. Christie’s ha diffuso in anteprima alcuni cavalli di battaglia dei cataloghi. Schädel (Skull) di Gerhard Richter sarà presentato con stima a richiesta, ma si vocifera che si aggiri tra i 12 e i 18 million di sterline.
Sarà esposto per la prima volta in 30 anni da Christie’s Hong Kong, prima tappa del tour espositivo prima dell’asta di Post-War e Contemporary Art Evening Auction.
Presentata per la prima volta nel gennaio 1988 alla Galerie Fred Jahn di Monaco, Schädel (Skull) è stato eseguito nel 1983 ed è il primo della serie iconica di soli otto teschi creati quell’anno, di cui quattro sono ora esposti nelle collezioni dei musei. Si tratta di un importante esempio di opera realizzata da Richter con la tecnica fotorealista. L’opera si basa su una fotografia scattata da Richter e va a braccetto con la celebre serie Kerzen (Candles).
Dopo la mostra (dal 4 al 7 settembre) a Hong Kong, l’opera volerà (dal 15 al 18 settembre) al Rockefeller Center di New York e dal 28 settembre 2018 sarà esposta nella sede di King Street, a Londra.
Si colloca in conversazione con la tradizione del memento mori coltivata dagli antichi maestri ed estrapolata nel corso del XX secolo da artisti come Picasso e Cézanne. Nei dipinti di artisti come Caravaggio, Hans Holbein il Giovane, Georges de la Tour, Frans Hals, Francisco de Zurbarán e Pieter Claesz, il teschio serviva a ricordare l’evanescenza della vita, spesso accompagnato da altri simboli temporali come candele, clessidre, fiori e frutti. Traducendo letteralmente “ricorda che devi morire”, il memento mori era strettamente legato alla tradizione della vanitas, che considerava la futilità delle ricerche terrene.