An American Place: la collezione di Barney A. Ebsworth da Christie’s a novembre stima oltre $ 300 milioni.
E’ iniziato oggi, 6 settembre, il tour mondiale delle opere della collezione Ebsworth. Edward Hopper, Jackson Pollock, Willem de Kooning e Georgia O’Keeffe sono solo dei maestri presenti nella collezione e il viaggio di questi capolavori è ancora lungo: dopo Parigi voleranno a Hong Kong, Londra, San Francisco e Los Angeles e culminerà con l’anteprima delle aste a Rockefeller Galleries a New York.
La collezione di Barney A. Ebsworth rappresenta uno straordinario successo nella storia del collezionismo: oltre 85 opere d’arte che illuminano l’ascesa dell’arte americana nel corso del XX secolo. L’asta sarà suddivisa in due sessioni, una Evening e una Day e sarà il cuore pulsante della 20th Century Week di novembre a New York.
I punti salienti della collezione includono Chop Suey di Edward Hopper, del 1929, l’opera più importante dell’artista ancora in mani private (stima intorno a $ 70 milioni), Composition with Red Strokes di Jackson Pollock (stima intorno a $ 50 milioni) e Woman as Landscape di Willem de Kooning (stima intorno a $ 60 milioni).
«Il mio vero interesse per l’arte non è iniziato fino al 1957. Non ero un intenditore d’arte. Ho visitato il Louvre perché era una parte così integrante di Parigi, e quello che ho trovato lì mi ha cambiato» ha raccontato Ebsworth (1934-2018) nella sua autobiografia. L’origine di questa raccolta, una delle più importanti di arte moderna americana, ha tuttavia origine in Francia. Ebsworth stava servendo nell’esercito degli Stati Uniti in quegli anni. Sceso dal treno dalla Germania, descrisse di sentirsi in un “luogo affascinante coperto di storia”. Il suo primo viaggio a Parigi durò tre giorni e si rivelò un momento cruciale della sua vita. Passeggiando nei corridoi del Louvre disse di sentirsi in soggezione circondato com’era da opere d’arte così grandi che avevano lasciato un’impressione così forte in lui da provare il desiderio di voler “capire le immagini, i periodi di tempo da cui provenivano e gli artisti che li avevano creati”.
Assetato di conoscenza, Ebsworth passò il suo tempo libero in biblioteca a studiare l’arte che aveva visto e a prepararsi per il suo prossimo tour al museo. «Senza mentore e senza lezioni, mi sono accostato alla storia dell’arte solo leggendo e guardando. I miei occhi erano i miei mentori» ha raccontato Ebsworth «Nel settore immobiliare, dicono che tre cose contano: posizione, posizione, posizione. Per me, collezionare arte riguardava qualità, qualità, qualità».
Qualche anno dopo, Ebsworth era stato invitato a visitare una collezione privata con dipinti antichi di Rembrandt e Frans Hals. Rendendosi conto che non poteva permettersi opere di questo livello, tornò a casa e organizzò un incontro con Charles Buckley, allora direttore del St. Louis Art Museum.
«Buckley ha suggerito l’impressionismo francese» ha raccontato Ebsworth. «Gli ho detto che non potevo permettermelo. Alla fine mi ha suggerito l’impressionismo americano e io gli ho detto: “Cos’è?”. Ecco come è iniziato tutto». Ebsworth giurò che avrebbe comprato solo il meglio. Le altre regole di base di Ebsworth erano di comprare opere solo di artisti morti in modo che potesse fare delle scelte dalla loro intera gamma di lavori e di concentrarsi sugli oggetti piuttosto che sugli artisti.
Nel 1972 Ebsworth e Buckley trovarono l’opera di William Glackens Café Lafayette (Ritratto di Kay Laurell), in un’asta a New York. L’impressione iniziale di Ebsworth fu “amore a prima vista”.
La collezione non comprende però solo opere moderne americane. Ebsworth ha acquistato anche diversi lavori dell’Espressionismo Astratto. La nuova sfida del collezionista era riuscire a trasformare la raccolta di arte modern americana in una raccolta di Novecento americano. Così si interessò all’acquisto di un Klein, un de Kooning, un Pollock, un Jasper Johns, un Warhol e un Hockney.
Tra i top lot Post-War si segnalano anche “12 Hawks at 3 O’clock” di Joan Mitchell ($14-16 milioni), “Gray Rectangles” di Jasper Johns ($20-30 milioni) un Franz Kline ($5-7 milioni).