Musica e arte si uniscono e confondono nell’opera di Matteo Nasini. Unfinished Nights è all’Hotel Byron di Forte dei marmi dal 5 al 30 luglio 2019.
Se l’utopia sinestetica è destinata a rimanere tale, Matteo Nasini non si arrende al destino. L’artista vincitore del Talent Prize 2016 continua nel suo visionario intento di costruire un ponte tra arte e musica, tra sogno e realtà. L’intangibile materia sonora viene esplorata da Nasini nelle sue sfumature tecniche e fondanti, per poi provare a tradurne le suggestioni in una concreta dimensione scultorea. Musicista di formazione ed ex membro dell’orchestra di Riccardo Muti, l’artista percepisce come possibile questa connessione all’apparenza irrealizzabile e prova a darne riscontro tangibile all’Hotel Byron di Forte dei marmi. Unfinished Nights è curata da Beatrice Audritto e riunisce sculture e installazioni realizzate nei materiali più disparati, presentando anche un intervento site-specific progettato dall’artista per il giardino dell’hotel dando forma ad un arcobaleno tessile che unisce i pini marittimi in un abbraccio infinito. Universo fantasioso e variopinto incaricato del difficile compito di avvicinare suono e corpo, udibile e tangibile, miscelare due realtà apprezzabili contemporaneamente ma che difficilmente si scambiano di posto, rimanendo salde nella loro natura. Nasini prova quindi a sradicarne le radici, ad annodarle, o addirittura a ribaltarne le basi per mutarne la forma.
In mostra all’Hotel Byron anche le sculture del progetto Sparkling Matter, vincitore del Talent Prize 2016: il risultato di una complessa indagine tra suono, tecnologie applicate alla scultura e neuroscienze con la quale l’artista dà forma al mondo dei sogni registrando, tramite degli elettrodi, l’attività onirica di una persona addormentata per poi tradurne gli input in forma tridimensionale creando affascinanti sculture in porcellana, la forma dei nostri sogni. Il progetto Sparkling Matter, presentato nel 2017 al Museo MACRO e alla Galleria Nazionale di Roma per poi approdare a Venezia, a Palazzo Fortuny, durante la 57° Biennale d’arte, è da poco stato esposto al Museum of Royal Worcester (Worcester, UK).