Venezia 76. Leone d’Oro per il Joker, Luca Marinelli migliore attore. Note a margine
Iniziata sotto il fuoco delle polemiche per le dichiarazioni di Lucrecia Martel (La niña santa, Zama) contro Roman Polański, si è conclusa anche questa edizione della Mostra internazionale del cinema di Venezia, la numero 76. Durante la premiazione non sono mancati fischi e commenti di dissenso per la Martel.
Quello dei premi (Leoni, Palme, Oscar, Grolle…) dovrebbe essere un gioco, nulla di più, per dare colore, qualche guizzo insomma, a uno sguardo più ampio su quello che succede nel mondo del cinema. I Festival senza premi sono noiosi, si sa, possiamo anche chiamarli feste, ma finiscono per essere irrilevanti. I Festival con i premi però rischiano di essere ancora più noiosi: nella loro ambizione di rappresentare una voce univoca e nel cercare la quadratura del cerchio, che un anno è l’incoronazione della cinematografia più raffinata ed elitaria e l’anno dopo quella del film più glamour, l’anno dopo ancora chissà. La stessa selezione con una giuria diversa avrebbe ricevuto sicuramente, e ovviamente, premi diversi. È sempre bene ricordarlo, per ridimensionare entusiasmi e dissensi. Quest’anno è andata così: l’impressione è che la giuria, per un motivo o per l’altro (diplomazia da rincorrere, aspettative da rispettare, etc.), abbia fatto un po’ un pasticcio. Pazienza.
Il Leone d’Oro quest’anno è andato al Joker di Todd Phillips, regista della trilogia di Una notte da leoni, Road Trip, Starsky & Hutch… Protagonista indiscusso della pellicola l’istrionico Joaquin Phoenix. Joker sarà nei cinema italiani dal 3 ottobre.
La strada per gli Oscar sembra già bell’e che spianata, rafforzando il sospetto che alla Mostra del Cinema piaccia sempre di più questa sua nuova identità di Festival Influencer per la stagione dei premi (La La Land, La Forma dell’Acqua, Roma...). Una svolta “gigiona” in controtendenza rispetto ai Leoni d’Oro invisibili: Sacro GRA 2013, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza 2014, Ti guardo 2015, The Woman Who Left 2016.
Al film di Polański, J’accuse, è andato il Gran premio della giuria, un Leone d’Argento. Un premio che sa di stratagemma diplomatico? Chissà. Data la delicata situazione venutasi a creare a causa dalle esternazioni della Martel (con tanto di minaccia dei distributori di ritirare il film dal Concorso), le dietrologie sembrano essere quanto meno legittime, per lo meno più di altre volte. Potremo vedere il film di Polański, il preferito dalla critica nostrana presente in Mostra, al cinema dal 21 novembre, titolo italiano L’ufficiale e la spia.
Il Leone d’Argento per la miglior regia invece è stato assegnato a Roy Andersson per il suo About Endlessness. Il regista svedese era già stato Leone d’Oro nel 2014 con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza. Cinema spericolatamente intellettuale.
La Coppa Volpi per il migliore attore è stata vinta dal “nostro” Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot, Fabrizio De André – Principe libero), protagonista di Martin Eden di Pietro Marcello (La bocca del lupo, Bella e perduta), attore tra i più bravi e carismatici del panorama italiano contemporaneo. «Vorrei dedicare questo premio a tutte le persone splendide che sono in mare a salvare altri esseri umani che fuggono da situazioni inimmaginabili. E grazie anche anche per evitarci di fare pessima figura con noi stessi e con il prossimo», queste le parole di Luca Marinelli durante la premiazione. Parole che hanno scatenato l’ira del Codacons, che non ha esitato a coprirsi di ridicolo con un bel comunicato da TSO culturale.
Martin Eden, adattamento dell’omonimo romanzo di Jack London, è già in sala.
La coppa Volpi per la migliore attrice invece è stata assegnata a Ariane Ascaride per la sua interpretazione nel film Gloria Mundi di Robert Guédiguian (Il giovane Karl Marx, Marie-Jo e i suoi due amori), prossimamente al cinema.
Tutti i premi:
Leone d’oro per il miglior film: Joker di Todd Phillips
Leone d’argento – gran premio della giuria: Roman Polanski per J’accuse
Leone d’argento per la miglior regia: Roy Andersson per About Endlessness
Coppa Volpi per la migliore attrice: Ariane Ascaride nel film Gloria Mundi di Robert Guédiguian
Coppa Volpi per il migliore attore: Luca Marinelli nel film Martin Eden di Pietro Marcello
Premio per la Migliore Sceneggiatura: Yonfan per il film Ji yuan tai qi hao (No. 7 Cherry Lane)
Premio Speciale della Giuria: La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente: Toby Wallace nel film Babyteeth di Shannon Murphy
Premio Orizzonti per il Miglior Film: Atlantis di Valentyn Vasyanovych
Premio Orizzonti per la Migliore Regia: Théo Court per il film Blanco en Blanco
Premio Speciale della Giuria Orizzonti: Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
Premio Orizzonti per la Migliore Attrice: Marta Nieto nel film Madre di Rodrigo Sorogoyen
Premio Orizzonti per il Migliore Attore: Sami Bouajila nel film Bik Eneich – Un Fils di Mehdi M. Barsaoui
Premio Orizzonti per la Migliore Sceneggiatura: Jessica Palud, Philippe Lioret, Diastème per il film Revenir di Jessica Palud
Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio: Darling di Saim Sadiq
Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis): You Will Die At 20 di Amjad Abu Alala
Gran Premio della Giuria per la Migliore Opera VR Immersiva: The Key di Céline Tricart
Premio Migliore Esperienza VR Immersiva per Contenuto Interattivo: A Linha di Ricardo Laganaro
Premio Migliore Storia VR Immersiva per Contenuto Lineare: Daughters of Chibok di Joel Kachi Benson
Premio Venezia Classici per il Miglior Film Restaurato: Extase di Gustav Machatý
Premio Venezia Classici per il Miglior Documentario sul Cinema: Babenco – Alguém tem que ouvir o coração e dizer: Parou, di Barbára Paz