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Totale e stravagante: Giulio Romano ridonda nella sua Mantova

Giulio Romano e bottega, Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo , Mantova, Complesso Muse ale Palazzo Ducale, Sala di Troia Giulio Romano e bottega, Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo , Mantova, Complesso Muse ale Palazzo Ducale, Sala di Troia
Giulio Romano e bottega, Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo , Mantova, Complesso Muse ale Palazzo Ducale, Sala di Troia
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I disegni di Giulio Romano sono al centro della mostra Con Nuova e Stravagante Maniera. Dal 6 ottobre al 6 gennaio 2020, a Palazzo Ducale di Mantova, le opere grafiche dell’artista dialogano da vicino con gli affreschi di cui sono testimonianza originale.

Come cerchi nell’acqua i disegni ospitati a Palazzo Ducale, Mantova, ridondano negli affreschi che da secoli adornano le sue pareti. L’artista che lascia cadere il sasso e dà vita a questo concerto di rimandi è Giulio Pippi, detto Giulio Romano ma che, per lascito, potremmo anche definire mantovano. La città si fregia infatti di numerosi capolavori architettonici e pittorici dell’eclettico personaggio, discepolo prediletto di Raffaello. Così assume un valore celebrativo e allo stesso tempo familiare la mostra Con Nuova e Stravagante Maniera che dal 6 ottobre al 6 gennaio 2020 il Palazzo dedica al suo artista prediletto. Dalla Sala di Troia alla Sala dei Giganti (situata a Palazzo Te, dove inaugura anche l’esposizione gemella), passando per i vari contribuiti architettonici, Giulio Romano è stato per Mantova l’artista principe, pronto ora a diventare re.

E in effetti la poetica mitologica dell’artista, riletta con il suo strano e nuovo stile – sintetizzato dal Vasari con l’affermazione che da nome alla mostra – riempie completamente le stanze rinascimentali dello storico palazzo che domina il centro città. L’eco degli affreschi avvolgenti e monumentali sono i disegni dell’artista, provenienti da grandi istituzioni internazionali tra cui spicca il Louvre (Département des Arts graphiques)di Parigi, partner ufficiale dell’esposizione. I disegni, che spesso riportano le fasi preparatorie degli affreschi su cui sono posti, fanno in modo che vari livelli di lettura si stratifichino e amplifichino il messaggio dell’opera di Giulio Romano.

Giulio Romano, Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo , Musée du Louvre, Département des Arts graphiques,
Giulio Romano, Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques

“Un disegno di mano del maestro non è infatti da ritenere come un banale passo in un più ampio percorso artistico, ma piuttosto racchiude in sè l’origine dell’opera d’arte”

Peter Assmann, Direttore del Complesso Musealedi Palazzo Ducale di Mantova

Così la figura grafica non si limita al ruolo di bozza o appendice ridondante, ma partecipa attivamente ad amplificare i dettagli che ad un primo sguardo sfuggono persi nel denso complesso. Nella versione segnica le figure rivelano la loro forza originaria, manifestano il segno sicuro con cui Giulio Romano costruiva le forme, libere da impostazione geometriche, ma istintivamente impresse sul foglio come travolte dall’ispirazione del momento. La prima sezione, Il segno di Giulio, sottolinea proprio la capacità tecnica e creativa dell’artista impegnato, prima a Roma e poi a Mantova, sia come pittore che come progettista e designer. Il Pippi era infatti solito consegnare agli artigiani di corte i progetti per nuovi e sfarzosi oggetti, da fabbricare per il piacere e vanto dei nobili di corte.

Giulio Romano, Leto mette al mondo Apollo e Diana , Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques
Giulio Romano, Leto mette al mondo Apollo e Diana, Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques

In Al modo di Giulio ad emergere è invece la potenza emotiva dei personaggi, spesso rappresentati nel pieno di una tensione fisica – bocche socchiuse, corpi in torsione – che propaga eccitazione emotiva dalle figure fino al visitatore. L’assenza di un contesto di sfondo (o la sua resa sommaria) sottolinea la propensione dei disegni a rafforzare un connessione diretta e priva di distrazioni tra chi guarda e chi, seppur guardato, sembra rispondere vivamente. L’anatomia umana e la sua carne che si fa viva sono al centro della ricerca di Giulio Romano, che costruisce i suoi soggetti avvolti dal chiaroscuro, in modo da definirne il volume e aumentarne la potenza evocativa.

La terza e ultima sezione, Alla maniera di Giulio, si indirizza infine sull’attività d’architetto dell’artista, in modo da confermare l’attività poliedrica con cui si è meritato un posto alla corte dei Gonzaga. Un approfondimento particolare è dedicato alla residenza mantovana dell’artista, oltre che sulla produzione di opere religiose.

Giulio Romano, Donna in piedi che solleva un tendaggio
Giulio Romano, Donna in piedi che solleva un tendaggio. Foto Artslife

 

Giulio Romano, Amore sveglia Psiche punzecchiandola con le sue frecce
Giulio Romano, Amore sveglia Psiche punzecchiandola con le sue frecce. Foto Artslife

 

Ippolito Andreasi, Due cigni in lotta contro un'aquila (dettaglio). Foto Artslife
Ippolito Andreasi, Due cigni in lotta contro un’aquila (dettaglio). Foto Artslife

 

Giulio Romano, Menadi e Satiro
Giulio Romano, Menadi e Satiro. Foto Artslife

 

Giulio Romano, Tre putti che giocano con una lepre. Foto Artslife
Giulio Romano, Tre putti che giocano con una lepre. Foto Artslife

*Giulio Romano e bottega, Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo, Mantova, Complesso Muse ale Palazzo Ducale, Sala di Troia

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