Works: 1985 – 2018. È questo il titolo del volume che ingloba l’abilità ritrattistica di Y.Z. Kami. Nebbia, trascendenza, interiorità, familiarità abitano le pagine del libro che ripercorre 30 anni della storia artistica del pittore.
Gli occhi sono chiusi. Persi in un’altra dimensione, seguono il vorticoso movimento dei ricordi, aggrappati ai pensieri e cullati dai sogni. Una nebbia sottile avvolge i soggetti, ormai apparizioni sfocate tremendamente familiari, mentre la distanza tra l’interiore e l’esteriore si consuma in un istante.
Non sappiamo chi sono i soggetti che Y.Z. Kami dipinge sulla tela opaca. È un mistero l’età, il nome, la storia di chi si cela tra i contorni sfumati. Eppure li conosciamo, non sappiamo come e perché ma li conosciamo e non possiamo far altro che continuare a fissare la tela prendendo parte al loro eterno silenzio.
I ritratti di Y.Z. Kami (Teheran, Iran, 1956) riescono a ricreare un’esperienza viscerale di un incontro faccia a faccia. Quella nebbia uniforme che si estende sulla superficie della tela diventa sempre più fitta man mano che ci avviciniamo alla parete. Espressioni indecifrabili ieraticamente frontali quelle che si stagliano davanti a noi, attraverso cui si comunica qualcosa di molto più profondo e intimo rispetto alla mera apparenza: l’interiorità. Y.Z. Kami si concentra sulla psicologia dei soggetti, e attraverso la pittura ad olio dipinge la loro aura. Da sempre ispirato dall’architettura, la geometria e la pittura, lascia spazio sulla tela al concetto di trascendenza.
Works: 1985 – 2018 è un volume che raccoglie più di 30 anni di ritratti. Il libro, realizzato da Skira, celebra l’artista americano di origine iraniana assumendo le sembianze un “bilancio artistico” della sua carriera in continua evoluzione. I ritratti al suo interno hanno età diverse, alcuni più maturi, altri appena nati, ma tutti hanno come protagonista l’anima, quella dei soggetti ritratti, ma in cui si nasconde anche quella di Y.Z. Kami.
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