La mostra Anthropocene al MAST di Bologna si è chiusa con 155.000 visitatori
L’esposizione degli artisti Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nichola De Pencier (dal 16 maggio 2019 al 5 gennaio 2020) ha visto un grande successo di pubblico tanto che è stata prorogata due volte. Sono stati 15.500 gli studenti coinvolti, soprattutto di istituti secondari di primo e secondo grado, che hanno effettuato 600 visite guidate curate dai mediatori culturali della Fondazione MAST. Sono state 620 le visite guidate organizzate per il pubblico cui hanno partecipato 15.800 persone.
Il progetto, basato sulla ricerca del gruppo internazionale di scienziati Anthropocene Working Group impegnato nel raccogliere prove del passaggio dall’attuale epoca geologica – l’Olocene – all’Antropocene (dal greco anthropos, uomo), documenta i cambiamenti che l’uomo ha impresso sulla terra e gli effetti delle attività umane sui processi naturali attraverso la combinazione di arte, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica.
È stato parte integrante della mostra il pluri-premiato film “Anthropocene: the Human Epoch”. (ANTHROPOCENE: l’Epoca Umana), codiretto da tre artisti e narrato dal premio Oscar Alicia Vikander. Il film testimonia un momento critico nella storia geologica del pianeta, proponendo una provocatoria esperienza dell’impatto e della portata della nostra specie. Il film, che è stato proiettato tutti i giorni al MAST.Auditorium, è distribuito in Italia da Fondazione Stensen e Valmyn.
La mostra è stata completata nel corso dei mesi dai MAST. Dialogues on Anthropocene: 77 tra talk, incontri e proiezioni (quest’ultime in collaborazione con Cineteca di Bologna, Human Right Nights e Fondazione Stensen). Appuntamenti gratuiti aperti al pubblico con scienziati, antropologi ed esperti, dedicati all’ambiente e al cambiamento climatico.
“Anthropocene era stata pianificata per 4 mesi ed è durata 8 mesi, senza mai registrare un calo del numero di visitatori. Le code per visitarla si sono allungate sempre di più nelle ultime settimane e negli ultimi giorni. Stupefacente, sorprendente e inaspettato. Un anno fa immaginavamo che il tema del clima sarebbe diventato sempre più dominante, ma in pochi mesi tutto è cambiato: è arrivata Greta, sono iniziate le manifestazioni Friday for Future e nell’opinione pubblica è cresciuta la consapevolezza sui temi legati all’ambiente al cambiamento climatico,che sono al centro della mostra e del film”, commenta uno dei curatori Urs Stahel.
MAST.
via Speranza 42, Bologna
www.mast.org