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Un meraviglioso Luis Sepúlveda racconta il Cile, la letteratura, la morte. In un documentario su Rai 5

Luis Sepúlveda Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda

“Per me la patria non è la terra natale, la patria è la propria lingua madre”, così spiega Luis Sepúlveda, nel documentario in onda venerdì 17 aprile alle 12.30 su Rai5, la sua scelta di vivere in Spagna, a Gijon, vicino al mare dal quale non riusciva a separarsi. Lo scrittore cileno, venuto a mancare a 70 anni a causa dell’epidemia di Covid-19, si sentiva a casa lì, affacciato sull’Atlantico; e in quel luogo, l’autore de Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, ha concepito i suoi ultimi libri.

Nel documentario (disponibile anche su RaiPlay) vediamo Sepúlveda scrittore e uomo nel quotidiano, mentre lavora nel suo studio e poi nella cucina di casa, mentre assaggia i piatti preparati dalla moglie. Lo vediamo anche in Cile, il suo Paese d’origine, dove tornava per avere ispirazione e dove iniziò ad amare la letteratura ispirato da Francisco Coloane; Sepúlveda frequentò l’anziano scrittore cileno durante gli ultimi cinque anni della sua vita e rimase affascinato dal racconto della gente comune di Coloane, dall’abitudine a mettere al centro le persone che la storia non ricorda, ma che la storia l’hanno fatta. Un sentimento che Sepúlveda stesso mantenne vivo nei suoi libri.

La sua letteratura era anche permeata da un immaginario formato nell’infanzia, con il racconto del Don Chisciotte fatto dal nonno, un anarchico andaluso. Sepúlveda parla del Cile e della capitale Santiago con un sentimento ambivalente, di amore e odio; camminando per le strade dove è vissuto, lo scrittore racconta la sua formazione politica, la stima profonda e il rapporto con il presidente Salvador Allende, del quale, oltre che sostenitore, fu guardia del corpo.

Nel documentario si parla anche dell’incontro con la moglie Carmen, in queste settimane contagiata dal coronavirus, ma guarita. “Vorrei finire i miei giorni in questo sud, che mi appartiene”, dice Sepúlveda parlando del suo Cile. A causa dell’epidemia, la morte è arrivata, invece,inaspettata, nell’ospedale di Oviedo, nel nord della Spagna.

Luis Sepúlveda

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