ANABASI, associazione culturale no profit fondata nel 2019 da Elisa Barbero, Carmen Caggese, Rosa Cascone, Franscesca Cavola e Giuseppina Vara, nasce dal desiderio di promuovere, valorizzare e difendere l’arte contemporanea in tutte le sue forme e declinazioni. https://www.anabasi.art/
L’organizzazione, formata da un team eterogeneo per formazione e professionalità, prende vita dal pensiero condiviso che l’arte e la creatività siano uno strumento concreto di critica e di crescita per la società contemporanea e che, pur sottostando inevitabilmente alle leggi di un circuito di natura economica, non debbano esserne considerati oggetti di sottomissione.
Il Manifesto rappresenta, nella sua immediatezza, l’intenzione dell’Associazione, ovvero quello di poter essere un veicolo con cui indagare la realtà. Anabasi, dal greco ἀνά “sopra” e βαίνω “andare”, parola antica con cui il gruppo si identifica, non vuole infatti rivelare un pensiero bensì uno stadio di perenne transizione, un movimento centrifugo che riconduce all’intimità.
I quattro punti cardine che indirizzano le attività dell’Associazione sono anche quattro semplici regole di un gioco metaforico e letterale allo stesso tempo: partendo dal mito ANABASI si propone di instaurare una narrazione che possa sradicare la visione stantia delle conoscenze e dei comportamenti consolidati. L’azione didattica è poi lo strumento che ci avvicina ad uno dei presupposti fondativi: l’obiettivo di rendere accessibile su scala più ampia e l’esperienza dell’arte. Attraverso la creazione di una rete di collaborazioni e di condivisione, ANABASI si propone come epicentro propulsore e foriero dell’unione di molte menti conservando la vertigine del bello.
Le finalità dell’associazione percorrono principalmente due traiettorie. Da un lato l’assistenza, l’affiancamento e il supporto pratico rivolto ad artisti, enti e operatori del settore artistico nell’organizzazione di progetti espositivi, curatoriali e allestimenti, dall’altro l’ideazione e la produzione di una programmazione artistica propria, particolarmente attenta all’editoria d’arte.
Il risultato è una concezione meno astratta dell’arte, non a caso il primo progetto con cui ANABASI si svela al mondo è un viaggio: un Manuale di Autotutela.
Attraverso una newsletter è possibile iscriversi a una “terapia di gruppo” aperta a tutti, da svolgersi singolarmente ma in contemporanea l’uno con l’altro. i gruppi si ripeteranno in più sessioni per chi desiderasse aggiungersi in un secondo momento. Questo percorso, sviluppato attraverso un modello performativo secondo il quale le azioni hanno un ruolo centrale nella terapia, nasce per essere una forma di autotutela confidenziale dal mondo del lavoro, ad oggi castrato da regole che reprimono la creatività e l’arte.
Per 30 giorni e tramite 30 azioni scelte e scritte per risvegliare la consapevolezza di se stessi e del proprio lavoro, ANABASI propone i partecipanti esercizi pratici che possano diventare stimolo concreto per imparare a preservare e difendere la propria matrice artistica. Il prossimo progetto della programmazione ANABASI 2020 è la produzione di un’edizione d’arte che coinvolgerà tre artisti, il lancio è previsto in autunno in diverse città d’Italia.
More info: ANABASI
info@anabasi.art