Anche ARCOLisboa si è trasferita nel mondo virtuale per quest’annata 2020. A differenza delle altre fiere online già avvenute, come Art Basel Hong Kong e Frieze New York, ARCOLisboa si è certamente differenziata per una durata molto più lunga, inaugurando il 20 maggio e chiudendo il prossimo 14 giugno. ARCOLisboa, nata nel 2016, era ormai arrivata alla sua quinta edizione ed era stata prevista dal 14 al 17 maggio.
Ci troviamo per la prima volta davanti a un caso in cui non sono state impostate delle Viewing Room direttamente sul sito della fiera. IFEMA, l’ente fieristico madrileno che organizza anche la gemella a Lisbona, ha di fatto creato una partnership con il colosso Artsy. Si tratta dell’importante portale internazionale con base a New York che è divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento per il mercato dell’arte, grazie all’impostazione della propria piattaforma come un incrocio di editoriali, articoli specifici, analisi di dati e, non ultimo,strutturandosi come contenitore di vendita di opere e finestra per gallerie.
Ad ARCOLisboa 2020 sono presenti circa 70 gallerie suddivise in tre sezioni: General – ovvero la principale con nomi storici; Opening – con giovani gallerie e Africa Em Foco-con focus su artisti africani.
Nella maggior parte dei casi si tratta di gallerie portoghesi, con una minima presenza di alcuneinternazionali come, ad esempio: Balice Hertling (Francia), Greengrassi (Regno Unito), Georg Kargl Fine Arts (Austria), Monitor (Italia, anche se con una sede a Lisbona).
La pagina su Artsy accoglie il visitatore con un countdown e con un formato a griglia in cui si può scegliere se vedere le gallerie in ordine alfabetico, o divise per sezione. Anche le opere possono essere filtrate secondo i seguenti criteri: dimensioni, fasce di prezzo e medium.
Sono presenti cinque scaglioni di budget: sotto ai 1.000 $ (131 opere); tra i 1.000 e i 5.000 $ (610 opere); tra 5.000 $ e 10.000 $ (383 opere); tra 10.000 & 50.000 $ (468 opere) e sopra i 50.000 $ (78 opere).
Con la maggior parte dei lavori che presentano un range di prezzi compresi tra i 1.000 e i 5.000 $, ARCOLisboa si va a definire come una fiera adatta anche a un giovane collezionismo in erba, a collezionisti locali, piccoli imprenditori o liberi professionisti abituati a comprare in fascia medio-bassa, purtroppo un segmento che pare essere il più attaccato dalla crisi economica attuale.
È pur vero, però, che si tratta di un mercato che forse potrebbe funzionare anche in fase Post Covid-19 se vi fosse la volontà da parte di grandi collezionisti e investitori di comprare in fascia medio bassa e provare a sradicare la propria abitudine di puntare su investimenti sicuri e approvvigionarsi da grandi gallerie. In questa fiera infatti non troviamo i Top Player o prezzi troppo elevati. L’opera che viene di più è un’installazione di Laurence Weiner che non raggiunge i 400 mila Euro presentata da Cristina Guerra Contemporary Art.
Le vendite risultano veramente molto carenti, con la maggior parte delle gallerie che, a meno di una settimana dalla fine, presenta ancora moltissime opere disponibili e non risulta costellata di cartelli come “on hold” o “sold”.
Perché?
A rifletterci bene, oltre alle questioni economiche e di fasce di mercato già precedentemente analizzate, si evincono alcune difficoltà nella fruizione della fiera online, che viene strutturata come una lista visiva di tante piccole formelle da caricare continuamente, operazione che rischia di attivare un’eventuale cefalea latente a meno che non si diventi un abile utente e si capisca, ad un certo punto, di provare a selezionare una galleria specifica e prescelta dall’ordine alfabetico. Risulta quindi poco “user friendly”.
Le fiere online dovrebbero essere pensate come fiere da “poltrona” e da momento di “relax” per i collezionisti che sono generalmente abituati a peregrinare di stand in stand. Di conseguenza, questa metodologia, purtroppo, crea una difficoltà nel reperimento di tutte le informazioni e non dà risalto alle opere che, invece, dovrebbero essere le protagoniste.
Non è, inoltre, comprensibile che in molti casi le gallerie abbiano preferito non esplicitare il prezzo dei lavori e riporre affidamento sul tasto “contact the gallery”. Nell’attuale sdoganamento delle fiere online e dei prezzi che, finalmente, grazie alle Viewing Room, diventano sempre più trasparenti, questa riservatezza e segretezza hanno forse giocato un ruolo a sfavore, andando a creare un passaggio ulteriore per il fruitore nella ricerca della totalità delle informazioni. Informazioni che, tra l’altro, spesso corrispondono a prezzi medio bassi.
Sono comunque presenti opere peculiari e importanti. Questa fiera dà, in aggiunta, la possibilità di ampliare la propria familiarità con una scena artistica generalmente poco nota.
Vediamo una selezione dei lavori più interessanti scelti tra quelli che esplicitavano i prezzi.
MOVART – EMO DE MEDEIROS: 2.500 –7.500 Euro
MOVART è una galleria d’arte contemporanea che focalizza la propria ricerca sugli artisti provenienti dai paesi dell’Africa portoghese. Ha due sedi: la prima in Luanda, Angola, aperta nel 2017, la seconda a Lisbona aperta nel 2019. Emo De Mederios è un artista di origine beninese, classe 1979, che lavora tra il Benin e la Francia. Opera all’incrocio tra performance, installazione e fotografia, investigando su concetti quali: identità, tradizioni locali, trans-culturalismo e post-colonialismo.
La galleria presenta quattro lavori appartenenti alla stessa serie. Irony in History è disponibile in due formati medio grandi di 100 X 67 cm e 150 X 100 cm, con una serialità 5+2AP. Rappresenta una scena ispirata al Kaleta, ricorrenza di tradizione beninese e afro brasiliana, che si pone come un incrocio tra il carnevale brasiliano e l’Halloween americano coadiuvata dall’uso di maschere tradizionali locali. Le fotografie fanno parte di un progetto performativo più ampio mostrato al Palais de Tokyo a Parigi nel 2014 e alla Marrakech Biennale. Il suo lavoro è stato esposto anche in contesti importanti come il Centre Pompidou e il Mao Jihong Center in Cina.
Della stessa galleria sono da menzionare anche le belle fotografie di Mario Macilau, con prezzi tra i 1.500 e i 10.000 Euro.
BALCONY – FERNAO CRUZ: 3.444 $
Balcony è una galleria d’arte contemporanea nata a Lisbona nel 2017, focalizzata su giovani artisti portoghesi. Lo scorso febbraio era presente anche ad ARCO Madrid con uno stand molto vivace e ben identificabile, interamente dedicato al giovanissimo artista Fernao Cruz. Si trattava in quel caso di una grande installazione ambientale e ironica, costituita da Flying Tombstones, pietre tombali volanti, di cui questa fa parte. Classe 1995, Cruz è stato scoperto dalla galleria all’Accademia di Belle Arti e ora è entrato in scuderia con la volontà da parte del team di farlo crescere.
MANDRAGOA – BUHLEBEZWE SIWANI: 6.000 Euro
Molto interessanti le proposte di Mandragoa, galleria con sede a Lisbona ma co-fondata dall’italiano Matteo Consonni. Viene qui presentato un Group Show intitolato Bodies, con opere di alcuni nomi della scuderia: Augusto Alves da Silva, Adrián Balseca, Enzo Cucchi, Rodrigo Hernández, Luís Lázaro Matos, Gonçalo Preto, Buhlebezwe Siwani, Anna Schachinger, Belén Uriel, Jaime Welsh e Yuli Yamagata.
Buhlebezwe Siwani è una giovane artista sudafricana, ora di base nei Paesi Bassi, che lavora su tematiche quali spiritualitàe identità di genere, focalizzando la propria pratica sul connubio tra installazioni e performance. Ibutho è un’installazione presentata alla sua personale in galleria nel 2019 intitolata othunjiweyo, che significa “qualcuno che è stato rapito o preso in ostaggio”. L’artista ha già esposto in contesti importanti come Documenta 14 – lì con IQhiya il collettivo di cui fa parte – e la Biennale di Curitiba nel 2019.
GREENGRASSI – PAE WHITE: 7.500 $
Greengrassi presenta le opere di tre artiste donne: Pae White, Gretchen Faust e Catherine Biocca.
Pae White è un’artista americana, classe 1963, che realizza grandi installazioni site-specific, dove il tema ricorrente tende a richiamare elementi appartenenti al mondo della natura.
Greengrassi ha selezionato quattro suoi lavori, di cui due di matrice più concettuale realizzati nel 2011. Sono di medie dimensioni e formati da scritte in metallo su tela bruciata: intitolati Help Me Sleep e I was young and I needed the money, vengono entrambi7.500 $.
Pae White ha esposto internazionalmente in contesti molto importanti che vanno dalla Whitney Biennal alla Biennale di Venezia. Tra i recenti lavori, va sicuramente ricordata Qwalala, la grande installazione site-specific in vetro di murano realizzata sull’isola di San Giorgio a Venezia, commissionata da Le Stanze del Vetro, Fondazione Cini.
ANGELS BARCELONA – DANIEL G. ANDUJAR: 12.100 Euro
La galleria spagnola presenta uno stand virtuale dove spiccano le opere di Daniel G. Andujar, artista spagnolo classe 1966, noto per esplorare questioni legate alla democrazia, tramite l’uso di video, installazioni e progetti di net art.
Art Workers Won’t Kiss Assfa parte dellasua recentissima serie History of Art Workers che si compone di lavori in digitale su tela realizzati nei primi mesi del 2020. Troviamo scritte in bianco e nero molto esplicite sul ruolo dei lavoratori del mondo dell’arte che sembrano fare eco anche alla situazione attuale italiana. L’artista è stato esposto in contesti molto importanti come dOCUMENTA14 e la 53esima Biennale di Venezia.
QUADRADO AZUL – FRANCISCO TROPA: 67.500 Euro
È forse l’opera più poetica di tutta ARCOLisboa, quest’installazione di grandi dimensioni dell’artista portoghese Francisco Tropa, tanto elegante e tanto raffinato sempre.Il lavoro spicca all’interno della selezione di Quadrado Azul, galleria portoghese attiva da più di trent’anni, con due sedi, la prima nata nel 1986 a Porto, la seconda aperta nel 2006 a Lisbona.
The Heart and the Lungs è stata realizzata nel 2018 dove, come ogni voltad’altronde nella pratica di Tropa, emerge una particolare attenzione alle questioni legate alle luci e alle ombre, coniugate a elementi naturali eumani. In questo caso sono protagonisti gli organi principali del corpo umano, ovvero l’apparato circolatorio e quello respiratorio, illuminati da una piccola fiamma a gas e mossi da alcuni elementi meccanici. L’opera faceva parte dell’omonima mostra personale inaugurata il 23 gennaio nella sede della galleria a Lisbona.
BALICE HERTLING – ENZO CUCCHI: 50.000 – 75.000 Euro
È sicuramente uno degli stand migliori questo di Balice Hertling con opere di Stephen Willats, Jonathan Binet, Enzo Cucchi, Julie Beaufils, Isabelle Cornaro e Mostafa Sarabi (di quest’ultimo quasi tutti i pezzisono stati venduti).
Sono presenti ben cinque lavori di Enzo Cucchi, tre dei quali attualmente riservati. Cucchi, noto per essere uno dei più importanti esponenti del movimento della Transavanguardia e uno degli artisti italiani più conosciuti ed esposti internazionalmente, viene presentato nella stessa fiera anche dalla galleria Mandragoa sopra citata.
La Madonna con la campana che suona è una scultura alta un metro in bronzo, esemplare unico, che risulta “on hold” e si inserisce all’interno di una fascia di prezzo compresa tra i 50.000 e i 75.000 Euro. Èun lavoro evocativo del 2017 che è stato esposto all’interno della prima personale dell’artista tenutasi due anni fa nella galleria parigina.
CRISTINA GUERRA CONTEMPORARY ART – LAWRENCE WEINER: 375.000 $
LOST & FOUND & LOST AGAIN è probabilmente il pezzo più costoso presente a quest’edizione online di ARCOLisboa 2020 e viene presentato daCristina Guerra Contemporary Art, galleria portoghese. L’opera di Lawrence Weiner, artista americano considerato come uno dei padri del concettuale, è formata da una scritta dove il linguaggio è la parte fondamentale. Si tratta di un’installazione ambientale che va applicata al muro. L’artista ha avuto diverse personali all’interno della galleria, l’ultima delle quali nel 2014.
Da segnalare all’interno della stessa galleria anche una buona scultura di Erwin Wurm del 2016 che viene ca. 70.000 Euro.