Un’indagine sulla fotografia sperimentale italiana dalla metà degli anni trenta alla fine degli anni cinquanta del Novecento. La mostra Forma/Informe va in scena alla GAM di Torino a partire dal 24 giugno. A raccontarla è la curatrice, storica e teorica della fotografia Antonella Russo nel numero 1 di Scintille, rubrica di cultura fotografica.
A riaprire finalmente le proprie porte, proprio oggi, è la GAM di Torino. Negli spazi della Wunderkammer inaugura a partire dal 24 giugno, per proseguire fino al 27 settembre 2020, la mostra Forma /Informe, dedicata alla nascita della fotografia non-oggettiva e informale in Italia. Una selezione di 50 stampe vintage e originali in gran parte inedite di 7 grandi fotografi, provenienti da importanti archivi italiani e da prestigiose collezioni d’arte internazionali e 23 rare pubblicazioni. La mostra è frutto di una originale indagine sulla fotografia sperimentale italiana dalla metà degli anni trenta alla fine degli anni cinquanta del Novecento, partendo da Giuseppe Cavalli (1904-1961) per arrivare a Nino Migliori (1926). A curarla e raccontarla in anteprima nella sua rubrica di cultura fotografica Scintille (qui il numero 0) è Antonella Russo, storica e teorica della fotografia.