Riapre, dopo un grande restauro e l’installazione di un impianto luminoso ad hoc, il Palazzo Schifanoia a Ferrara. Il Palazzo rinascimentale è stato chiuso dopo il terremoto del 2012 per effettuare restauri architettonici dedicati al miglioramento strutturale antisismico. Poi è arrivato il Covid e la chiusura è stata prolungata. Ma finalmente, a partire dal 2 giugno, il museo ha riaperto le porte al pubblico con importanti novità.
Protagonista di questa riapertura è il Salone dei Mesi. La sala fu decorata su iniziativa del principe estense, intorno al 1469, per celebrare la sua azione di governo. Tanti furono gli artisti che si cimentarono e collaborarono per la realizzazione degli affreschi. Tra tutti spicca sicuramente Francesco del Cossa che realizzò i mesi di Marzo, Aprile e, parzialmente, Maggio.
Una miscela di sapienza antica, astrologia e pragmatismo politico elaborata da Pellegrino Prisciani, astrologo e bibliotecario di corte, per esaltare l’età dell’oro che la città visse nei vent’anni di potere borsiano, dal 1450 al 1471.
Lo Studio Pasetti Lighting ha realizzato, per il capolavoro rinascimentale, un capolavoro contemporaneo: un’installazione luminosa in grado di far risplendere ed esaltare più che mai le decorazioni all’interno del Salone.
L’illuminazione è stata studiata dall’architetto Alberto Pasetti Bombardella ed è stata pensata per rendere emozionante e coinvolgente l’esperienza del visitatore, in questo luogo unico, offrendo non solo la miglior qualità visiva e una fruizione ottimale, ma soprattutto declinando nuove opportunità di lettura tramite un linguaggio inedito della regia luminosa.
Risvegliando molteplici significati dell’opera e creando ambientazioni diverse, che cambiano a seconda del soggetto in questione, si penetra l’anima dell’osservatore facendo esplodere in lui emozioni uniche.
La composizione artistica, tra le lesene dipinte, è valorizzata mese per mese, con i relativi contributi iconografici, divisa in tre fasce tematiche orizzontali. La fascia superiore ospita i Trionfi delle divinità correlate al mese; la fascia intermedia comprende i dodici segni zodiacali con i suoi trentasei decani; la fascia inferiore è animata dalle scene di vita quotidiana alla corte di Borso d’Este. Complessivamente sono predisposte 52 scene luminose, con viste d’insieme (mesi) e vedute di particolari (dettagli) dalle quali sono tratte due sequenze dinamiche, una rivolta all’esplorazione dei mesi e una utile alla lettura della fascia zodiacale oltre ad alcuni particolari figurativi e simbolici, scelti accuratamente dal curatore dei Musei di Arte Antica dott. Giovanni Sassu.
Tra le priorità, nella valorizzazione delle decorazioni parietali del Salone dei Mesi, c’è il rispetto dei criteri per favorire la conservazione delle superfici pittoriche, realizzate in parte con la tecnica dell’affresco e, nelle parti lacunose, con la tecnica a secco.
Oltre al Salone dei Mesi, la nuova illuminazione è stata progettata anche per altre sale come la Sala delle Virtù e la Sala delle Imprese dove sono esposti gli “ori degli Estensi”.
Una riapertura sensazionale ed emozionate che coinvolgerà i visitatori a 360 gradi. Per esplorare il meraviglioso palazzo è consigliata la prenotazione poiché le entrate saranno contingentate affinché si rispettino le distanze di sicurezza.