L’asta di Arti Decorative del ’900 e Design de Il Ponte si terrà il 23 luglio nella sede di ViaPitteriDieci a cui seguirà una giornata dedicata al Modernariato, 24 luglio. L’esposizione dei lotti inizia oggi, 16 luglio
Si parte con gli inconfondibili arredi disegnati negli anni trenta da Gigiotti Zanini per la propria abitazione veneziana. Pittore aderente al gruppo Novecento di Margherita Sarfatti, Gigiotti Zanini inizia presto ad occuparsi anche di architettura e di interni a Milano, accanto a Gio Ponti, Tomaso Buzzi e Giovanni Muzio, il quale definì i suoi arredi “raffinati e sapienti accordi fra antico e nuovo”. Di particolare interesse una dormeuse divanetto in legno dalle linee sinuose (lotto 836 | € 2.500-3.500) e due mobiletti gemelli ad ante e un cassetto, le cui modanature architettoniche, appena accennate, riassumono la poetica dell’autore.
Carlo Mollino è presente con una coppia di letti provenienti dalla Casa del Sole, ultimi esemplari dell’arredo di uno degli appartamenti originali, disegnati dal grande architetto torinese attorno al 1955 (lotto 749 | € 10.000-15.000).
Piero Portaluppi disegnò per casa Barich alla metà degli anni Trenta un ingegnoso appendiabiti da ingresso (lotto 746 | € 3.800-4.200), escogitando un sistema di mensole a ribalta perfettamente integrate nel disegno geometrico del mobile. L’esemplare in asta, certificato dalla Fondazione Piero Portaluppi, è simile a quello tutt’ora presente nel sontuoso guardaroba di casa Corbellini-Wassermann, in viale Lombardia a Milano, da poco restaurata e oggi sede di una nota galleria d’arte internazionale.
Attribuito a Guglielmo Ulrich con l’allievo Giuseppe Gibelli, l’imponente armadio per gentiluomo in legni pregiati e radica (lotto 750 | € 7.000-8.000) è uno fra i pochi realizzati all’inizio degli anni Trenta, del tutto analogo all’esemplare esposto a Palazzo Reale a Milano nel 2007, all’interno della mostra Camera con vista. Arte e interni in Italia 1900-2000.
Tomaso Buzzi fu autore di migliaia di disegni frutto di un’incessante attività ricca di citazioni colte, dettagli urbani, scenografie immaginifiche, accenti erotici ed autobiografici. Il Ponte presenta nove imperdibili disegni databili all’inizio degli anni Cinquanta (lotti 865-873).
L’indiscusso genio di Carlo Scarpa fu in grado di cimentarsi con il vetro d’arte di Murano, l’architettura domestica, l’allestimento museografico, l’architettura monumentale, creando arredi e suppellettili inconfondibili, ma fu il disegno lo strumento di espressione e ricerca instancabile del maestro. In asta sono proposti cinque disegni di provenienza privata. Un vaso sferico in vetro corroso all’acido, eseguito nelle fornaci Venini nel 1936 (lotto 825 | € 3.500-5.000), e uno biansato con applicazione di foglia d’argento della serie Lattimi aurati del 1920-30 per MVM Cappellin (lotto 826 | € 8.000-10.000), risultano notevoli per rarità e dimensioni. Una serie di arredi realizzati da Dino Gavina completano il focus dedicato a Scarpa.
Di Bruno Munari è proposto il mobile espositore diaframma eseguito in esemplare unico da Ideal Form Team nel 1983 (lotto 747 | € 6.500-8.000). Gio Ponti è rappresentato da un piccolo gruppo di disegni, da alcuni arredi e ceramiche, mentre a Angelo Mangiarotti, Franco Albini, Ignazio Gardella, Mario Bellini e Luigi Caccia Dominioni sono dedicate altrettante sezioni dell’asta, che raccolgono arredi – fra i quali alcuni pezzi unici – disegnati per Poggi, Cassina, Gavina – Simon Ultramobile, Azucena.
Una lampada a sospensione modello 2132 di Max Ingrand per Fontana Arte (lotto 783 | € 8.000-12.000) spicca invece nella sezione dedicata all’illuminazione; nell’ambito degli arredi, Pietro Chiesa disegnò il raffinato tavolino con piano di cristallo specchiato e struttura in legno ebanizzato (lotto 753 | € 3.200-3.500).
Nella sezione dedicata alle arti decorative si segnalano infine il vaso in ceramica modello 191 di Ettore Sottsass per il Sestante (1959) (lotto 716 | € 2.800-3.200), un raro vaso di René Lalique (1925 ca) (lotto 713 | € 2.000-3.000) e un grande vaso in maiolica dipinta a mano da Basilio Cascella nel 1923 (lotto 718 | € 1.800-2.500), decorato con affascinanti figure femminili che sintetizzano stilemi vernacolari abruzzesi e gusto internazionale preraffaellita.
La selezione di beni inseriti nella giornata dedicata al Modernariato spazia dagli arredi alle arti decorative italiane, con particolare attenzione agli anni Settanta del XX secolo.
Asta 483
23, 24 luglio 2020 (ore 10 – 15)