Gli stencil e il tag di Banksy sulla metropolitana di Londra sono stati cancellati dagli addetti alle pulizie prima della condivisione del video dello street artist sul suo profilo Instagram. “Inavvertitamente” secondo alcuni media inglesi, “per la rigorosa politica anti graffiti” nella nota ufficiale della Tfl
Incidente o rigorosa politica anti-graffiti?
Gli stencil e il tag di Banksy sulla metropolitana di Londra sono stati rimossi dagli addetti alle pulizie già da qualche giorno, quindi prima che l’artista di Bristol pubblicasse il video della performance che il 14 luglio ha fatto il giro del mondo (qui trovate il video e tutte le notizie riguardanti l’incursione nella London Tube).
Secondo alcuni media inglesi, in realtà gli addetti alle pulizie avevano rimosso i graffiti senza rendersi conto che si trattasse dell’opera dello street artist più famoso al mondo. Insomma, la rimozione sarebbe stata accidentale.
In realtà una fonte ufficiale della Trasport for London – la società che gestisce i trasporti della Capitale britannica – ha confermato la rimozione dei graffiti. In quanto contraria alla “rigorosa politica anti graffiti di Tfl”. La società ha tuttavia offerto allo street artist la possibilità di fare una nuova versione dell’opera in un luogo più adatto. Affermando di aver comunque molto apprezzato il messaggio di Banksy, ossia quello di indossare le mascherine.
In questo particolare periodo in cui l’igiene è al primo posto nelle priorità di ogni luogo pubblico, era facile prevedere una fine del genere per l’opera di Banksy. I suoi graffiti sono stati trattati come tutti gli altri presenti sulla rete. Anche perché l’effetto emulazione avrebbe trasformato quel vagone in una raccolta di tag, poco amata dai pendolari che li percepiscono come minacciosi e invadenti.
Una circostanza indubbiamente calcolata dallo stesso artista che non si è mai lamentato più di tanto dell’imbrattamento o della cancellazione delle sue opere. L’opera è effimera ma il messaggio è globale, grazie al tam tam dei social.
Banksy, opera che perdi, opera che trovi
Per un’opera di Banksy che perduta, un’altra invece viene restituita nel contesto che l’ha vista nascere, Proprio il 14 luglio, in occasione della Festa nazionale francese, la “Ragazza triste” realizzata sulla porta del Bataclan nel 2015 e rubata nel 2019, è stata restituita dall’Italia alla Francia nella sede dell’Ambasciata francese a Roma.
Ricordiamo che l’opera è stata ritrovata in un casale di Sant’Omero in Abruzzo. Al termine di indagini condotte dalla Procura dell’Aquila in collaborazione con gli organi di polizia e con la magistratura francese.