Scovare, studiare, mettere in mostra. Raccontare cos’è Ltwid (Luxury Top World Interiors Design) non è semplice. Non si tratta solamente un portale che vende oggetti di design, ma un progetto in continua evoluzione che cresce -a volte cambiando perfino pelle- restando sempre fedele ad un principio base: fare, più che semplicemente vendere, design.
Racconto e promozione, agli addetti ai lavori così come a chi si avvicina per la prima volta al mondo del design. Prima di tutto Ltwid lo fa tramite un magazine online dove approfondisce la vita e le opere dei grandi artisti che hanno fatto la storia del design italiano e internazionale, con uno spazio dedicato a giovani talenti e case d’asta che intraprendono percorsi originali e fuori dalle dinamiche convenzionali del settore.
Studio e ricerca è il binomio attorno al quale si sviluppa il lavoro della domus il cui obiettivo non si esaurisce nella vendita dell’oggetto in sé ma fa di tutti quegli step precedenti il motivo stesso della propria vocazione, il core business è proprio quello di recuperare prodotti rari e interessanti. Cercare e trovare un pezzo di valore dal punto di vista progettuale, e perfino storico, è infatti un’avventura, ci sono canali abituali, particolarmente battuti, e altri meno convenzionali. Vendere non è che la fase conclusiva di un processo molto più lungo e difficile, basti pensare al mid century, una produzione sconfinata che parte dagli anni ’40 del Novecento e che ha la straordinaria capacità di nascondersi ovunque. Per questo infatti spesso può anche capitare di tornare a mani vuote.
In un secondo momento subentra quella fase di studio fondamentale per un processo di attribuzione serio e rigoroso. Una garanzia tanto per i clienti quanto per Ltwid. L’accesso all’archivio digitale di Domus e i cataloghi di produzione rappresentano strumenti imprescindibili, sono infatti questi i “ferri del mestiere”, esattamente come le matite e le squadre per i progettisti. L’attribuzione non è solo questione di studio tanto che a volte, a fare la differenza, è la capacità di cogliere un particolare ricorrente, qualcosa che può sfuggire ad un occhio poco dedito. Trovato e attribuito il pezzo, inizia il processo di valutazione del restauro necessario, tre restauratori e tre tappezzieri insieme ai ricercatori valutano le tecniche e le strade migliori per valorizzare l’oggetto in questione.
È un gioco di squadra (il team è formato da 15 persone), in cui il contributo di ognuno è decisivo. Restaurato il pezzo e portato a nuova vita è tempo di fotografarlo (per questo la Domus si serve di un set fotografico allestito ad hoc) e solo allora inizia la fase di vendita con la pubblicazione sui più importanti marketplace di settore.
Dunque, dietro la vendita di un pezzo di design c’è un grande lavoro. Perché è vero che il design italiano è un patrimonio dal valore inestimabile, ma è altrettanto vero che il 95% dei buyers è di origine straniera. Non si tratta solo di spedire in modo sicuro e puntuale un oggetto ma di raccontarlo, di instaurare un rapporto di fiducia con i clienti che devono avere la serenità di sapere che possono sempre contare sulla qualità e trasparenza del lavoro che si nasconde prima e dopo ogni acquisto. Una storia lunga di passione che negli anni ha portato Ltwid a selezionare oltre 2000 pezzi per i tre magazzini nel milanese puntando tutto sull’online, consapevoli che sia questo il futuro (anzi il presente) nel mondo del commercio di arte e design.