“La belle époque, l’epoca bella. Sono gli anni a cavallo tra la fine del XIX secolo e il 1914. Ma erano così belli?”. Nel documentario di Bernd Boehm, disponibile su Arte in italiano, un tuffo negli anni d’oro della ville lumière attraverso la collezione di fotografie di Werner Bokelberg.
Tra la fine della guerra franco-prussiana e l’avvento della prima guerra mondiale, Parigi vive un periodo di splendore senza precedenti. La capitale francese, emblema della rinascita europea, è ammirata e rinomata in tutto il mondo. Nei boulevards si diffondono i lampioni elettrici e le insegne al neon, che la fanno sfavillare di notte. Il centro e i quartieri periferici sono collegati da un’estesa rete di mezzi pubblici, dai tram alla metropolitana. O ancora, le più disparate forme di intrattenimento come cinema e cabaret consentono agli abitanti di spendere bene il proprio tempo libero. Parigi è una città in fermento, in cui i progressi repentini di scienza e tecnica permettono un costante miglioramento delle condizioni di vita, nonché la diffusione di un senso generale di ottimismo: è la belle époque.
In tutto questo la fotografia, che ai parigini era stata presentata nel 1839 presso l’accademia delle scienze e quella delle arti visive, diventa sempre più diffusa e accessibile. Sul finire del XIX secolo entrano in commercio le prime macchine portatili, nonché la moderna pellicola fotografica. Le fotografie sono ancora studiate, posate e necessitano di tempo: ma sono in molti a potersi permettere di farsi immortalare da un fotografo, come i negozianti che posano fieri davanti alle vetrine. Nel film disponibile su Arte in italiano, il documentarista Bernd Boehm riporta alla luce la collezione del fotografo e storico della fotografia Werner Bokelberg.