Franco Maria Ricci è morto all’età di 82 anni nella sua casa di Fontanellato, in provincia di Parma.
A spegnere la vita di Franco Maria Ricci – graphic designer, editore, bibliofilo, collezionista d’arte – è stato un infarto, che l’ha colto nella tranquillità della sua casa nel parmense. Indebolito dalla lunga malattia, ricordiamo come uomo ed editore sempre dedito alla ricerca (e alla diffusione) della bellezza.
Nato il 2 dicembre 1937 a Parma, Franco Maria Ricci lega la sua carriera di editore, iniziata nel 1963, all’incontro con l’opera di Giambattista Bodoni. Ristampa il suo storico Manuale Tipografico, introvabile anche in antiquariato, in tre volumi di 900 esemplari numerati, su carta di Fabriano e rilegati in pelle nera. Un’impresa dettata da una passione viscerale, ben esemplificativa dello spirito con cui porterà avanti la sua attività.
Nel 1972 Ricci intraprende un altro progetto ambizioso e porta in stampa la grande Encyclopédie de Diderot et d’Alembert e contemporaneamente crea le sue collane di volumi d’arte: Quadreria, Segni dell’Uomo. Nel 1977 nasce La Biblioteca di Babele diretta da Jorge Luis Borges, suo grande amico, con l’obiettivo di pubblicare in più lingue libri rari o poco conosciuti di grandi scrittori come Chesterton, Henry James, Jaques Cazotte e Giovanni Papini.
Ma il grande colpo arriva nel 1982 quando Ricci dà vita alla rivista d’arte che più di tutte segnerà il successo: FMR, che diventerà presto una rivista di grandissima diffusione, stampata in tutto il mondo in quattro differenti edizioni, italiana, inglese, francese, spagnola. Partecipi di questo risultato sono stati certamente anche gli abili collaboratori di cui si è circondato: Giulio Confalonieri, Massimo Listri, Vittorio Sgarbi e Giovanni Mariotti.
Ma forse la sua opera più particolare è il Labirinto della Masone, a Fontanellato. Si tratta del dedalo più grande del mondo, che comprende edicifi monumentali e ospita una prestigiosa raccolta d’arte e di libri.