Il più grande comico morente, in libreria la comicità e il teatro di Nicola Vicidomini, fauno demoniaco del palcoscenico
Nicola Vicidomini, il più grande comico morente, in libreria (edito da Mimesis) un volume sulla comicità e il teatro di Nicola Vicidomini, a cura di Enrico Bernard con prefazioni di Cochi Ponzoni e Nino Frassica.
«Unico e originalissimo, continua a meravigliare e a far godere chi lo va a vedere in teatro, perché è qui che il suo umorismo surreale, assolutamente visionario e dirompente, esplode davvero ed esplora tutte le sue possibilità espressive» così Nino Frassica nella prefazione del libro riassume in poche parole la complessità di una figura come quella di Vicidomini. Comico, ma non solo. Attore, ma non solo. Teatrante, ma non solo. La sua è una figura che ha investito i palcoscenici in maniera prorompente, distruttiva anzi, un iconoclasta a tutti gli effetti.
In questo libro Enrico Bernard ricostruisce un profilo letterario di questo buffone, “un incrocio mefistofelico tra Masaniello e Fra Diavolo – in contrapposizione con “l’attivismo” della tradizione napoletana in un melangé di voci e colpi di scena che creano innesti pericolosi quanto inaspettati e sorprendenti”, sottolineandone la natura ribelle che unisce in sé commedia e tragedia – sottolineando la differenza che intercorre tra hilare e comico.
Da Raffaele Viviani a Petrolini, da Begnini a Dario Fo: essere un saltimbanco non è mesterie semplice. La drammaturgia di Nicola Vicidomini si trasforma così in “una possessione visionaria, un autentico attentato all’uomo e al retag- gio strutturale della sua narrazione, oscena apparizione di un Satiro con gambe caprine e zoccoli, puro sberleffo del senso”. Nicola Vicidomini, creatore del tragico ed esilarante personaggio di Scapezzo, in un lavoro di stravolgimento di maschere (un Pulcinella che diventa un satiro animalesco, demoniaco e ributtante), viene definito e si definisce dunque a ragione “il più grande comico morente”.
Il volume raccoglie numerosi saggi critici che indagano questa figura disgustosa e irresistibile del teatro contemporaneo, tra questi quelli firmati da Fulvio Abbate, Federica Cacciola (alias Martina Dell’Ombra), Cosimo Cinieri, Vincenzo Del Gaudio, Andrea Di Consoli, Bruno Di Marino, Marco Giusti, Giuseppe Maiorano e Nando Vitali. Un’indagine che porta il lettore a scoprire come la risata (con quali meccanismi e furberie) sia il vero antidoto al disgusto.