Apritelo, sfogliatelo, innamoratevi dei dettagli (come il cordoncino dorato infiocchettato a mano che lega le pagine), perdetevi nelle rifiniture (tipo la carta filigranata con tre lune degradanti e stella). Maneggiatelo con cura e non spaventatevi del prezzo, che alto poi non è, e comunque poche balle la qualità e la curatela si pagano. Tanto più se l’oggetto-libro in questione regala inedite perle e insolite visioni di artisti e autori del secolo scorso: un Piero Manzoni economista conservatore a 18 anni, un etico ed estetico Soldati tra vita e scrittura (e viceversa), o un Mollino maestro eclettico di tempo e di vita, che vi farà volare sulle ali di carta di un fedele drago da passeggio. Non potrete farne a meno (del drago, quindi del libro e di riflesso delle altre pubblicazioni). O meglio, potrete, ma con meno gioia, e più noia. Dal trittico Crespi, Mascheroni, Toffolo De Piante è nato (quattro anni fa) De Piante Editore, un compendio di piccole gemme artistico letterarie a tiratura limitata, con un intento prezioso: rileggere autori riconosciuti del Novecento italiano. Una combinazione sapiente di pagine dimenticate e testi (siano prosa d’arte, elzeviro, lettera, poesia…) della nostra letteratura, corredati da un’opera d’arte tessuta (e stampata) ad hoc come sovraccoperta per custodirne l’inedita sostanza. Un virtuoso contrasto costruito certosinamente da svariate eccellenze italiane nel campo della tipografia, legatoria, grafica, sotto l’egida del trio editoriale. “Pochi libri per pochi” recita il mantra della casa editrice, cui potrebbe far seguito anche un più democratico “Piccole opere d’arte accessibili a tutti”, vista anche la fuffa onanistica costosissima che gira sia in ambito letterario che artistico da anni.
Pochi libri per pochi, e di qualità eccelsa. De Piante Editore. Chi siete e cosa fate? Quando nasce e come si concretizza l’idea di dare vita a piccole opere letterarie-artistiche?
Un’idea nata quasi per scherzo fra tre amici – un’imprenditrice e due giornalisti – che da sempre si occupano di cultura e libri. Di fronte al panorama spesso desolante della grande editoria, volevamo innanzitutto pubblicare libri belli per noi, piccoli gioielli per gli amici, per chi ama i libri, magari di autori dimenticati. La linea iniziale era chiara. Realizzare volumi da collezionare. La peculiarità del progetto, infatti, si concentrava su contenuti ad alto valore letterario, inediti e rari, di scrittori del Novecento italiani, stampati in poche copie numerate, in edizione limitata, con una frequenza di quattro pubblicazioni all’anno. Il Made in Italy doveva essere la caratteristica che distingueva la De Piante, sia nell’aspetto estetico sia in quello tipografico, dalla carta pregiata Fedrigoni o Amatruda, al carattere di stampa, rigorosamente Bodoni, alla rilegatura a filo eseguita a mano, fino alle copertine affidate all’estro di famosi artisti contemporanei.
Simbolicamente, cosa vogliono essere e cosa sono le vostre pubblicazioni? Cosa rappresentano… sia in senso stretto, una luce inedita su autori riconosciuti, che in senso ampio, in relazione alla realtà attuale…
De Piante Editore vuole essere una reazione al mercato editoriale di oggi fatto per lo più di fast book, di libri facili e facilmente dimenticabili, inutilmente diffusi su larghissima scala. Una cosa che può sembrare snob, ma non è così, la nostra è una reazione al dilagare della cultura “facile”. Dunque stampare solo piccole tirature, numerate, in edizione limitata. Un libro oggetto da custodire o da regalare. L’organizzazione dell’azienda è quella del piccolo artigiano italiano, snella e flessibile., che magari possa essere ricordato negli anni a venire, e da lasciare in eredità ai nostri figli. Il target è chiaro: offrire un libro “gioiello” ai lettori cosiddetti forti, collezionisti e bibliofili, ma anche al professionista o all’imprenditore che fosse alla ricerca di un regalo speciale per la propria clientela.
Pubblicazioni. Poche e di estrema qualità. Brevi ma dense e selezionatissime. Una sapiente fusione di proposte e intenti, come scegliete autore e di conseguenza artista della sovraccoperta? Requisiti inderogabili…
Scegliamo noi, ovviamente ascoltando i suggerimenti di amici intellettuali, scrittori e artisti. Pianifichiamo le uscite anche sulla base di eventi o anniversari legati all’autore scelto. Coinvolgiamo gli eredi o le fondazioni eponime, chiedendo anche a loro di partecipare al progetto. Identifichiamo un esperto che si occupi della postfazione e infine identifichiamo quale artista può realizzare la sovraccoperta del libro.
Altro punto fondante: l’arte tipografica (il “fatto in Italia” e il fatto a mano…), dai materiali alla grafica, dal design alla vostra esperienza editoriale…
In un progetto come il nostro non si può badare solo alle questioni di tipo economico, mentre è fondamentale trovare il giusto partner per esempio per la stampa. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare, fin dall’inizio, un tipografo come Glauco Daverio che ha subito compreso il nostro progetto avendo lavorato con i grandi editori del passato, come Scheiwiller, e lavorando con quelli attuali, come Adelphi. In questi anni la sua competenza è stata imprescindibile. La scelta delle carte pregiate o delle carte naturali per esaltare la qualità di stampa dei volumi e delle opere. Le impaginazioni e la disposizione del testo aperto e attraente alla lettura. La garanzia di una qualità di stampa convenzionale, non digitale. La raffinatezza della legatura in filo di cotone colorato.
Risultato: piccole gemme d’autore. Quante e quali sono state pubblicate in questi anni? Una scelta in particolare che volete raccontare, o una “perfomance” artistica come quella di Spinelli per la copertina di Manzoni…
In quattro anni abbiamo pubblicato 14 volumi. Nel 2016 ci siamo presentati con il libro “Non posseggo nemmeno una Divina Commedia” tre lettere inedite di Eugenio Montale, con copertina di Roberto Floreani, uno dei grandi astrattisti della sua generazione. In seguito abbiamo pubblicato alcune lettere inedite di Oriana Fallaci con la copertina studiata da Luca Pignatelli. Velasco Vitali ha realizzato 12 plaquette con le sue mongolfiere per “Così si beve il vino”, l’abbecedario dell’autentico bevitore, di Gianni Brera.
Per “La danza dei cadaveri, la fiera dei venduti”, le invettive di Emilio Villa contro la cultura italiana, Alessandro Busci ha voluto dipingere personalmente le sovraccoperte di 20 esemplari. Con il libro “Nessuno è felice: tranne i prosperosi imbecilli”, Ferdinando Scianna ci ha concesso una sua fotografia del 1964 in cui era ritratto Sciascia che poi noi abbiamo stampato in fineart e proposto in un piccolo astuccio all’interno del libro. Barbara Nahmad ha realizzato 10 bellissime plaquette in 10 varianti con il ritratto del Papa per il racconto inedito “Il Grande Incontro” di Guido Morselli. Ugo Nespolo per il libro di Paolo Villaggio “Kafka? Qui siamo all’apice della piramide nevrotica” ha realizzato 10 stampe numerate riproducendo una sua opera. E ancora, chi meglio di Luigi Serafini, creatore del Codex Seraphinianus, poteva curare la copertina del volume “Del drago da passeggio” del grande Carlo Mollino? E poi Giovanni Frangi, Michele Ciacciofera, Giovanni Maranghi, Claudio Granaroli tanti nomi importanti del panorama artistico contemporaneo.
Ultimo progetto: per il libro “L’economia del carnefice” di Piero Manzoni, Aldo Spinelli ha voluto realizzare un progetto artistico straordinario. Ha personalizzato personalmente le 200 sovraccoperte del libro imprimendo l’impronta della sua mano alla maniera dada.
Ultime uscite, prossime pubblicazioni… dove possiamo trovare e comprare i libri?
In ottobre sono usciti a una settimana di distanza due nuovi volumi. Uno è un manualetto di uso e manutenzione per un drago in carta da passeggio realizzato da Carlo Mollino e l’altro è un breve scritto di economia del giovane Piero Manzoni. Trattandosi di pochissime copie disponibili, vendiamo i nostri libri direttamente dal sito www.depianteditore.it oppure in librerie super selezionate.
Dove vuole arrivare De Piante, il futuro della casa editrice, nuovi progetti…
Nei prossimi anni ci focalizzeremo sulla crescita. Stiamo lavorando a un piano editoriale per alcune nuove collane. Vorremmo pubblicare almeno un testo importante all’anno. Ma non solo. Continueremo anche nel mondo dell’arte con la pubblicazione di cataloghi d’arte, sempre in tiratura limitata. Implementeremo una nuova divisione della casa editrice che costruirà progetti studiati su misura per istituti o aziende che vogliono investire in cultura in occasione di eventi aziendali o anniversari.
In più, già dal 2021 implementeremo una nuova divisione di De Piante dedicata alla progettazione on-demand di experience a supporto del patrimonio culturale italiano. I nostri clienti saranno imprenditori o capi di aziende che vogliono accedere ad un network culturale per azioni concrete di Brand Activism. De Piante li affiancherà per proporre o studiare progetti di facile e rapida esecuzione legati alla letteratura o all’arte in occasione di eventi o anniversari.