McGuire, che è anche uno dei trustee del Whitney Museum, è noto nel mondo dell’arte per la sua vastissima collezione di arte contemporanea africana e afro-americana
L’abbinata arte-amministrazioni cittadine sembra essere la moda più in voga in questo ultimo scorcio del 2020. Per vecchi e nuovi continenti. In Italia fa ancora molto discutere la candidatura a sindaco di Roma di Vittorio Sgarbi. Che giusto ieri ha rilanciato annunciando la scesa in campo del cantante Morgan nella corsa a primo cittadino di Milano. Ora da New York arriva una notizia che si pone su questa linea: visto che fra i concorrenti per la nomination democratica a sindaco della Grande Mela ci sarà anche Raymond J. McGuire, importante collezionista e presidente dello Studio Museum di Harlem.
McGuire, che è anche uno dei trustee del Whitney Museum, è noto nel mondo dell’arte per la sua vastissima collezione di arte contemporanea africana e afro-americana. Che include fra gli altri lavori di artisti del calibro di Glenn Ligon, Carrie Mae Weems, Malick Sidibé, Gary Simmons, Lorna Simpson. Una raccolta che gli vale dal 2014 l’inserimento nell’annuale Top 200 Collectors stilata da ARTnews.
Le primarie per il sindaco si terranno il prossimo giugno. “New York mi ha dato l’opportunità di avere un enorme successo“, ha detto al New York Times McGuire, che è vicepresidente di Citigroup. “Ora New York è in una crisi finanziaria che si riflette anche su istruzione, sanità e giustizia penale. Se c’è un momento nella storia in cui le mie capacità possono aiutare la società, è proprio questo“.