Print Friendly and PDF

Tra arte e scienza: l’Esperimento di Joseph Wright of Derby arriva a Firenze

Joseph Wright of Derby (Derby 1934 – 1797) Esperimento su un uccello in una pompa pneumatica 1768 olio su tela The National Gallery. Londra Joseph Wright of Derby (Derby 1934 – 1797) Esperimento su un uccello in una pompa pneumatica 1768 olio su tela The National Gallery. Londra
Joseph Wright of Derby (Derby 1934 – 1797) Esperimento su un uccello in una pompa pneumatica 1768 olio su tela The National Gallery. Londra
Joseph Wright of Derby (Derby 1934 – 1797), Esperimento su un uccello in una pompa pneumatica, 1768, olio su tela The National Gallery. Londra

Raramente concesso in prestito, l’Esperimento di Joseph Wright of Derby arriva alle Gallerie degli Uffizi in occasione della mostra Arte e Scienza. Fino al 24 gennaio 2021 a Firenze.

Fra tutte le cose che possono accomunare Firenze e Londra ce n’è almeno una molto particolare: gli esperimenti sul vuoto d’aria. Siamo nel 1768 ed è passato quasi un secolo da quando Robert Boyle, chimico irlandese, aveva dato il via a tali sperimentazioni. Il tempo che basta affinché la pratica convertisse i suoi scopi dalla ricerca alla didattica, raggiungendo un pubblico più ampio. Così sia a Firenze – dove il granduca Pietro Leopoldo di Lorena commissionava vari laboratori dimostrativi – che a Londra erano diversi i soggetti che si cimentavano in questi esperimenti talvolta crudi, ammantati però dal fascino della scoperta tecnologica.

Forse è ancora più particolare che ora a celebrare questa strana connessione sia un’opera d’arte, che si sposta momentaneamente dalla National Gallery di Londra fino alle Gallerie degli Uffizi. Si tratta di Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica, eseguito dal pittore inglese Joseph Wright of Derby. Il capolavoro è in esposizione a Firenze fino al 24 gennaio 2021, in occasione della mostra Arte e Scienza, curata da Alessandra Griffo.

Spavento, preoccupazione, meraviglia, curiosità. Sono questi i sentimenti che Wright of Derby inserisce nella sua opera e su cui le Gallerie degli Uffizi intendono soffermarsi. La mostra mette infatti in evidenza le reazioni umane nei confronti della ricerca scientifica; un tema del tutto attuale anche ai giorni nostri. Tanto che all’Esperimento sembriamo partecipare anche noi: le dimensioni dei personaggi, della strumentazione e degli stessi spazi – prossime alla scala 1:1 – creano infatti la finzione di una stanza nella stanza.

Ecco che ci ritroviamo in una riunione di una casa di campagna inglese, dove un gruppo eterogeneo di spettatori assistono a un macabro esperimento. Un pappagallino bianco – il cui candore esaspera per contrasto l’oscurità dell’atmosfera – è intrappolato in una pompa pneumatica. Un uomo al centro, vestito da illusionista, tiene per le mani la chiave con cui azionare il macchinario e porre fine alla vita del volatile.

La composizione, la varietà dei personaggi, l’intensità delle reazioni, la luce spettrale e un sentimento di tragedia pervadono di teatralità la scena.

Nella mostra sono poste in dialogo con la grande tela altre opere che illustrano la pratica dello studio a lume di candela. Il San Girolamo con due angeli di Bartolomeo Cavarozzi (1617), e il disegno di Enea Vico, L’Accademia di Baccio Bandinelli (1560).
Completa l’esposizione l’ottocentesco Orologio da mensola in forma di gabbietta, oggetto prezioso in prestito dagli Appartamenti Imperiali e Reali di Palazzo Pitti, la cui forma evoca direttamente l’uccelliera da cui è stata estratta la colomba protagonista  dell’esperimento raccontato da Wright of Derby nel suo quadro.

Commenta con Facebook