Nel documentario Henry Moore, in onda venerdì 23 ottobre alle 22.07 su Rai5, lo scultore britannico parla in prima persona del suo lavoro
In una rara serie di interviste esclusive, patrimonio di Rai Teche, Henry Moore (1898 – 1986) spiega i motivi delle sue scelte artistiche, di materiali, di forme. Commenta la figura di Moore e lega il racconto Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento di Firenze. E a Firenze, nel lontano 1972, venne organizzata la più importante retrospettiva sull’artista, al Forte di Belvedere.
Moore scelse la scultura come forma espressiva fin da piccolo, quando amava intagliare il legno e modellare l’argilla; un interesse che prosegue durante gli studi presso la scuola d’Arte di Leeds, nel 1919, dove è l’unico studente di scultura. Pur essendo, quindi, uno scultore puro, uno dei più importanti del secolo scorso, pluripremiato per anni, Moore diviene famoso nel dopoguerra per i suoi “Shelter Sketchbook”.
In questi quaderni di schizzi, l’artista descrive con disegni e appunti l’esperienza degli abitanti di Londra nei rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale. In seguito, Moore e le sue sculture, prima in pietra e legno e, in seguito, surrealiste e biomorfe, in bronzo ed altri materiali, raggiungono la fama mondiale. La ricerca fra spazio e forma, fra vuoto e pieno, caratterizzano le sue opere presenti nei musei e nelle piazze di tutto il mondo.
“Moore ha realizzato sculture eterne, di una bellezza perenne”, commenta Sergio Risaliti nel documentario di Rai5. Ed Henry Moore (intervistato a lungo dal giornalista, storico corrispondente da Londra, Sandro Paternostro), dice, spiegando uno dei sui capolavori: “Il bronzo deve risuonare quando batti sopra”; e all’interno della struttura composta da tre elementi e ispirata alle ossa umane si crea un suono che fa eco e somiglia al battito di tamburi primitivi.
Il documentario su Henry Moore fa parte della puntata 46 della stagione 2019-2020 di Art Night. La nuova stagione, 2020-2021, del programma andrà in onda a partire da venerdì 30 ottobre, alle 21.15 su Rai5.