Kröller-Müller Museum di Otterlo e Van Gogh Museum di Amsterdam lanciano Van Gogh Worldwide, con dati e informazioni tecniche su un migliaio di opere dell’artista
Si rientra in clima lockdown, più o meno diversamente colorato, e tornano alcune delle “liturgie” che avevano caratterizzato il periodo di chiusura primaverile. Di sicuro accade per i musei, stavolta chiusi nei primi pacchetti di prime misure di contenimento, non senza polemiche. I musei, quindi, si attrezzano per affrontare a distanza la propria missione di far conoscere e valorizzare il proprio patrimonio. Si inserisce in questo quadro in Olanda la collaborazione tra il Kröller-Müller Museum di Otterlo e il Van Gogh Museum di Amsterdam, per creare un nuovo database online dedicato al popolare pittore post-impressionista.
Si chiama Van Gogh Worldwide, e consente agli utenti di accedere a provenienza, informazioni tecniche, materiali d’archivio e altri dati relativi a un migliaio di dipinti e opere su carta dell’artista. Documenti relativi a circa la metà della produzione dell’artista, dai suoi primi dipinti e disegni incentrati sulla classe operaia ai suoi successivi paesaggi, più espressivi. Il database, al quale hanno collaborato anche l’RKD – Netherlands Institute for Art History – ed il Cultural Heritage Laboratory of Netherlands, consente ad esempio di visualizzare il retro di molte opere, oltre a dati sui restauri e gli eventuali danni patiti.
Per ora, il database include solo opere conservate da istituzioni olandesi come il Kröller-Müller Museum, il Van Gogh Museum, il Groninger Museum, il Rijksmuseum, il Museum Boijmans Van Beuningen e altre. Ma sono in corso contati per rendere disponibile la ricerca sulle opere detenute da molti altri musei internazionali.