Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti
Cinquanta anni fa le prime “zuppe d’artista” venivano esposte a New York da un allora poco conosciuto Andy Warhol. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma il ricordo di quei barattoli è ancora vivido e la loro immagine è stata resa indimenticabile da colui che è diventato il re indiscusso della Pop Art.
Alla domanda sull’idea di dipingere le lattine di zuppa Campbell, Warhol rispose: ““I wanted to paint nothing. I was looking for something that was the essence of nothing, and that was it”.
Warhol inizia la sua carriera come grafico pubblicitario per Glamour, Columbia Records, Tiffany & Co. e Vogue. Nel 1952 si tiene la sua prima mostra personale presso la Galleria Hugo, con quindici disegni basati sugli scritti di Truman Capote.
Secondo Warhol, l’arte deve essere consumata, proprio come un prodotto. E’ stato il primo a portare in una galleria d’arte uno “scaffale di supermercato”, trasformando oggetti di uso quotidiano in soggetti d’arte.
Proprio in questi giorni sono finite di nuovo sotto i riflettori le Campbell’s Soup perchè, da domenica 2 settembre, verrà distribuita un’edizione speciale di quattro colorati barattoli commemorativi. Su ognuno sarà stampata una foto ed una citazione di Warhol.
Le zuppe verranno distribuite nei punti vendita al costo di 75 centesimi ciascuna. Probabilmente questa iniziativa, più che un amaggio all’artista, è una operazione di marketing, pensata per cercare di risollevare la società che da un po’ di tempo a questa parte naviga in cattive acque. Già nel 2004 e nel 2006 era stata distribuita un’edizione speciale legata al nome dell’artista, ma non su così larga scala come in questa occasione (1,2 milioni di lattine).
Accompagneranno le immagini anche delle frasi celebri dell’artista, come “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”.
L’immagine della zuppa è così nota in tutto il mondo che compare anche in un episodio dei Simpsons, “Homer e la Pop Art”