Fino al 6 gennaio, l’atrio del m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) ospita La Madonna con Bambino di Peter Paul Rubens (1577-1640). L’iniziativa è la prima della serie Esposizione dell’Avvento che, ogni anno durante il periodo natalizio, vedrà alternarsi dei capolavori provenienti da collezioni private ticinesi, così da valorizzare quell’ingente patrimonio artistico del territorio, normalmente precluso alla visione pubblica, e condividerlo gratuitamente con tutta la cittadinanza e con tutti gli amanti della grande arte internazionale di ogni tempo.
La Madonna con Bambino di Rubens accoglierà i visitatori del m.a.x. museo e li inviterà a proseguire il loro personale viaggio nell’arte con la mostra ALBERTO GIACOMETTI (1901-1966) grafica al confine fra arte e pensiero, in corso negli spazi del museo fino al 10 gennaio 2021. Madonna con Bambino è un’opera della maturità di Rubens, dipinta fra il 1617 e il 1618, quando il celebre artista fiammingo aveva quarant’anni.
Il quadro faceva inizialmente parte della Collezione di Henry Ford II (Grosse Point, Detroit, Michigan USA), quindi è passato alla Collezione degli editori Dino Fabbri e, in tempi più recenti, ad una collezione privata ticinese e infine alla collezione di Michele Moser, che lo ha concesso in prestito al m.a.x. museo a Chiasso.
La tela si caratterizza per una composizione iconograficamente innovativa, in cui la madre di Dio, ritratta giovanissima, sembra essere consapevole del suo ruolo divino e della responsabilità che l’aspetta: tiene in piedi il piccolo Gesù che sta muovendo i suoi primi passi, anch’egli consapevole del destino espresso nello sguardo attonito e volto nel vuoto, simbolo del sacrificio della Passione e della morte (sacrificio rappresentato dal panno bianco del “sudario” che sta calpestando con i piccoli piedini nudi). Le carni del piccolo, pur nella loro naturalezza, rivelano una iconografia statuaria nuova – la postura del piccolo Gesù Bambino – nella tipologia del quadro della natività. Interessantissimo è il linguaggio delle mani: si noti la dolcezza con cui il piccolo appoggia la manina destra sul polso della Madonna che le tocca il pancino, mentre l’altra mano di Maria sembra trattenere l’equilibrio incerto del piccolo passo compiuto dal Gesù Bambino sulla balaustra. La scelta e l’accostamento dei colori del manto della Madonna, rosso con maniche blu e pizzi bianchi, è una particolarità pittorica della maturità di Rubens. I colori sono vivi, intensi e brillanti, come accade nella tavolozza di Rubens.
L’origine di questa composizione è da riferire ad una Madonna con Bambino dipinta da Rubens nel pannello interno sinistro del trittico ordinato dalla vedova di un mercante di Anversa, Jan Michelsen realizzato nello stesso periodo, che fa precursore di tale genere. Questo altare è conosciuto come Christ à la Paille ed è oggi conservato presso il Museo voor Schone Konsten che rappresenta centralmente la Deposizione di Cristo sulla paglia. Il pannello di destra invece rappresenta San Giovanni Battista e quello di sinistra appunto la Madonna con Bambino, dove l’unica diversità è la posizione della mano destra della Madonna che blocca il bimbo sotto l’ascella (mentre quella del dipinto in oggetto è posta più in basso e trattiene il piedino). Da questo soggetto sono state tratte diverse repliche autografe dalla bottega di Rubens, tra cui la nota Madonna Marlborough (esposta oggi alla National Gallery of Art di Washington) e l’altrettanto conosciuta Cumberand Madonna (conservata in una collezione privata di Parigi). Queste due versioni note di Madonna con Bambino in piedi sono però considerate dalla critica meno interessanti dal punto di vista della qualità dell’esecuzione rispetto a quella qui esposta. Quest’ultima, probabilmente di mano di Rubens nelle parti principali e ritenuta autografa, ha delle varianti di posa nella mano della Madonna. Nel periodo post Concilio di Trento, in piena Controriforma, Rubens aveva interpretato in maniera innovativa i richiesti principi di “chiarezza, verità” in aderenza alle scritture.
PETER PAUL RUBENS. MADONNA CON BAMBINO
Chiasso (Svizzera), m.a.x. museo (via Dante Alighieri 6)
27 novembre 2020 – 6 gennaio 2021
Orari: martedì-domenica: 10.00-12.00; 14.00-18.00. Chiuso lunedì
Ingresso libero
Informazioni: Tel. 0041 58 122 42 52;
info@maxmuseo.ch; www.centroculturalechiasso.ch