Il New York Times ha svelato che è Barbra Streisand l’acquirente di “Peasant Woman with Child on her Lap” di Vincent van Gogh (1885) venduto da Christie’s a New York lo scorso 6 ottobre
L’opera è stata pagata 4.470.000 dollari, superando la stima di 3,2 -3,8 milioni di dollari. L’idea alla base dell’acquisto della Streisand è di prestare il dipinto a un museo. La cantante e attrice californiana, che oggi ha 78 anni, ha molte passioni. Tra queste, oltre a quella per gli investimenti in borsa, spiccano quelle per l’arte e il Design. Ha iniziato a collezionare già dagli anni Sessanta, ama molto l’arte popolare americana, l’Art Nouveau e il design Arts and Crafts. Ma è anche una fan del maestro olandese.
Vincent van Gogh (1853-1890)
Boerin met een kind op haar schoot (Peasant Woman with Child on her Lap)
L’opera venduta da Christie’s era già stata parte della collezione di Bob Guccione, fondatore della rivista Penthouse (concorrente di Playboy). Lo acquistò nel 1979 circa. Era egli stesso un artista dilettante e possedeva anche dipinti di Pissarro, Monet, Picasso e Modigliani. In seguito alla crisi finanziaria dovuta alla competizione con Internet nel suo settore, ha dovuto vendere diverse proprietà. Tra queste l’austero Van Gogh, affidato a Sotheby’s nel 2002 e dal quale ha recuperato $ 834.500. Guccione è deceduto nel 2010. Il Van Gogh era stato successivamente acquistato da un collezionista della West Coast degli Stati Uniti, che lo ha prestato al San Diego Museum of Art dal 2018 fino a marzo di quest’anno.
“Peasant Woman with Child on her Lap” fu dipinto nel marzo-aprile del 1885, quando Van Gogh viveva con i suoi genitori nel villaggio di Nuenen, nel sud dei Paesi Bassi. Qui l’artista ha dipinto più di 30 ritratti di contadini locali, ma secondo lo specialista del maestro olandese Martin Bailey (The Art Newspaper), questa è l’unica versione che immortala una madre e un bambino. Questi studi portarono al suo primo capolavoro, i “Mangiatori di patate”, realizzato nell’aprile-maggio di quello stesso anno, il 1885, la cui versione completa si trova al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Leggi qui il ricchissimo articolo-intervista del New York Times:
