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Archeologia cristiana. Ecco cosa era l’orto di Getsemani dove si recò Gesù

Gli scavi presso il Monte degli Ulivi Gli scavi presso il Monte degli Ulivi
Gli scavi presso il Monte degli Ulivi
Gli scavi presso il Monte degli Ulivi

Presso il Monte degli Ulivi, dove Gesù si ritirò in preghiera dopo l’Ultima Cena, gli archeologi hanno ritrovato un bagno rituale ebraico scavato nella roccia, del I secolo d.C.

È il luogo in cui Gesù si recò, secondo gli evangelisti Marco e Matteo, dopo l’ultima Cena. Una parola che proviene dall’aramaico gat semãnê, tradizionalmente tradotta con “frantoio per l’olio”. Oggi è un sito custodito dai francescani, che vi commemorano l’agonia e l’arresto di Gesù nella notte in cui fu tradito. Parliamo di Getsemani, poco fuori da Gerusalemme, che ora guadagna gli onori delle cronache per una straordinaria scoperta archeologica. Quella di un bagno rituale risalente ai tempi di Gesù e di alcuni resti di edifici cristiani di epoca crociata e bizantina.

A metà tunnel scavato per consentire il transito dell’alto flusso di visitatori al Monte degli Ulivi, dove appunto Gesù si ritirò in preghiera dopo l’Ultima Cena, gli archeologi hanno ritrovato un bagno rituale ebraico scavato nella roccia, del I secolo d.C.. “Finora al Getsemani non era mai stato trovato alcunchè che risalisse ai tempi di Gesù”, ha rivelato l’archeologo padre Eugenio Alliata, dello Studium Biblicum Franciscanum, a Vatican News. “É stato identificato perché i bagni rituali ebraici sono molto caratteristici: hanno una serie di gradini che terminano in una vaschetta poco più profonda”.

Poco oltre lo sbocco del tunnel sono venuti alla luce anche serie di ambienti databili all’epoca araba di Gerusalemme, tra mille e duemila anni fa. Fra questi “una cappella cristiana con un’abside, molto ben conservata, un altare e un’iscrizione in greco. Nella quale si chiede che Dio accetti l’offerta del suo fedele così come fece con Abramo”, ha precisato padre Alliata.

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