La nomina di Nathan Drahi, ventiseienne figlio del proprietario, a CEO di Sotheby’s Asia è un segnale importante del ruolo chiave che il continente sta avendo nella crescita della casa d’aste.
Nathan Drahi ha 26 anni ed è il figlio del proprietario di Sotheby’s, Patrick Drahi. In seguito al rinnovamento del management della casa d’aste, il ragazzo è stato nominato direttore della maison nel mercato asiatico. Supervisionerà dunque tutte le operazioni quotidiane della società e riporterà direttamente al CEO Charles Stewart. La nomina anticipa di qualche mese il ritiro dell’Asia CEO di Sotheby’s Kevin Ching Sau-hong, che al termine del 2021 concluderà la sua quindicennale esperienza con la casa d’aste.
Patrick Drahi, il miliardario francese che possiede la società di telecomunicazioni europea Altice, ha acquistato Sotheby’s nel 2019 per al cifra di 3,7 miliardi di dollari. Dopo l’acquisizione, Sotheby’s ha nominato Stewart, l’ex chief financial officer di Altice US, come nuovo CEO in sostituzione di Tad Smith.
Da quel momento il management di Sotheby’s ha iniziato un complesso percorso di rinnovamento, reso ancora più difficile dalla pandemia, che ha avuto un inevitabile effetto negativo sull’attività. Le vendite globali della maison sono scese nel 27% nel 2020. Ma ora, parola del presidente, il momento peggiore è alle spalle e, se ne si è usciti, è anche grazie al mercato asiatico.
Sotheby’s ha infatti rafforzato la sua presenza in Asia nell’ultimo anno, dove le aste hanno raccolto $932 milioni nel 2020 (il 20% delle vendite globali). 9 dei 20 top lot dell’anno passato sono stati ceduti a buyers asiatici. “Il numero di bidder asiatici online è salito più velocemente che in qualsiasi altra parte del mondo, sono raddoppiati nell’ultimo anno“.
Il giovane Drahi, che ha già avuto esperienze da J.P. Morgan e BC Partners, è entrato a far parte di Sotheby’s nel 2020 come commerciale presso l’ufficio di Hong Kong. Nonostante la breve esperienza nella casa d’aste, Drahi ha già preso parte a un momento storico per la maison. A giugno, durante l’asta di arte moderna di Hong Kong, un dipinto di Sanyu del 1950 – raffigurante quattro figure femminili – è stato battuto per HKD $225 milioni ($29 milioni). Ad aggiudicarselo è stato proprio il bidder in contatto telefonico con Drahi. Il prezzo finale di $33 milioni ha stabilito il record come il secondo dipinto dell’artista più costoso mai passato in asta.
La crescita in Asia e la spinta virtuale sono solo alcuni dei tanti cambiamenti avvenuti nel settore delle aste in seguito alla pandemia. “Sono più un manager del vecchio mondo“, ha detto Ching. “Nathan proviene da un mondo completamente diverso. Guardando dove sta andando Sotheby’s e come ama stare in Asia, è giusto sia lui a portare avanti l’azienda“.
In ogni caso, Ching continuerà a fare da mentore a Drahi fino al termine del suo mandato.