Dal 18 maggio al 15 agosto 2021, la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia sarà ospite d’onore al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo. Quaranta opere di autori quali Arnolfo di Cambio, Duccio di Boninsegna, Taddeo di Bartolo, Gentile da Fabriano e altri, protagoniste della mostra Arts of the Middle Ages. Masterpieces from the Galleria Nazionale dell’Umbria Nazionale dell’Umbria.
Le sale di una delle più importanti istituzioni culturali al mondo accoglieranno la mostra Arts of the Middle Ages. Masterpieces from the Galleria Nazionale dell’Umbria, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e da Veruska Picchiarelli, conservatrice del dipartimento di arte medievale del museo e da Zoya Vladimirovna Kuptsova del Dipartimento di Arte Europea Occidentale dell’Ermitage che presenterà circa quaranta opere conservate dal museo perugino, scelte tra dipinti, sculture e oreficerie di area centro-italiana (umbre, toscane e marchigiane) datate tra la fine del Duecento e i primi decenni del Quattrocento.
Tra queste figurano alcuni capolavori di artisti quali il Maestro di San Francesco, Arnolfo di Cambio, Vigoroso da Siena, Duccio di Boninsegna, Giovanni Baronzio oltre a Taddeo di Bartolo, Iacopo Salimbeni e Gentile da Fabriano, raffinatissimi cantori di quell’‘Autunno del Medioevo’ che si preparava ad accogliere le innovazioni del Rinascimento.
Il percorso si compone inoltre di oggetti di natura religiosa, dalla croce processionale al dossale, dal polittico al tabernacolo per la devozione domestica, particolarmente rappresentativi della spiritualità dell’epoca, ai quali si affiancano esempi di preziosi manufatti in uso nella società cortese, come la valva di scatola per specchio in avorio o il gemellion, un bacile per la pulizia delle mani presente sulle tavole, ornati da scene galanti che rievocano la raffinatezza di quel mondo.
La rassegna rende conto anche delle commissioni civiche per la città di Perugia, il racconto delle quali è restituito da elementi scultorei concepiti per la decorazione di opere di destinazione pubblica, come la fontana in pedis platee di Arnolfo di Cambio e il portale del Palazzo dei Priori.
L’eccezionale occasione offerta alla Galleria Nazionale dell’Umbria di trasferire temporaneamente all’Ermitage alcuni dei suoi capolavori, mentre sono in corso i lavori di riallestimento, la cui conclusione è prevista per la fine di quest’anno, ha offerto lo spunto per compiere nuovi studi e ricerche. Tra le scoperte, si segnala l’attribuzione di due tavolette ad altrettanti maestri riminesi, Baronzio e Francesco da Rimini, l’individuazione del patronimico (il ‘cognome’) del pittore senese Vigoroso Ranieri, finora indicato solo col nome di battesimo, il riconoscimento di Santa Marta (al posto di Dorotea) nella tavola di Andrea di Bartolo, la scoperta di iscrizioni finora trascurate del dossale del Maestro di San Francesco.