“Da un’altra prospettiva”: il 7 febbraio dalla pagina instagram dell’exhibit designer Andrea Isola è nato un format che ha come focus l’allestimento analizzato da chi le mostre le crea, ci investe, le cura e le visita. Andrea ha intervistato 24 professionisti del mondo dell’arte tra direttori di fiere e musei, curatori, galleristi e giornalisti, rivolgendo a tutti la stessa domanda: “Sapresti indicarmi, tra le mostre che hai prodotto/curato/visitato quella in cui l’allestimento ha giocato un ruolo fondamentale e per quale motivo?” L’obbiettivo, come spiega Andrea, è quello di far emergere l’importanza che danno all’allestimento gli addetti al settore e sensibilizzare il pubblico su come il volto di una mostra possa cambiare a seconda delle scelte progettuali di allestimento che vengono fatte.
Il contributo #18 è di Federica Beretta, direttrice di Opera Gallery London con sede in Bond Street, Mayfair.
In passato ha curato diverse mostre tra cui quella sul movimento artistico italiano dello Spazialismo presso l’ambasciata italiana a Londra, e co-curato progetti artistici in collaborazione con BAFTA, Chelsea Arts Club, BMW, Tiffany & Co, Royal Polo e Williams Formula 1.
Nel 2018 le è stato conferito il premio Young TalentedItalians, rilasciato dalla Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito.
Federica ci racconta la mostra “Anthony James” inaugurata negli spazi della galleria nel 2020.
“L’allestimento ha giocato un ruolo fondamentale in questa mostra perché ha contribuito a creare un’esperienza più coinvolgente per il visitatore.
Il colore nero -con cui abbiamo ricoperto gli ambienti della galleria- enfatizza la dimensione luminosa delle opere, creando uno spazio indefinito e misterioso, in cui le sculture si immergono come corpi di una galassia nell’universo.
Di fronte ad una scultura luminosa di Anthony James, ci si può perdere nella vasta rappresentazione visiva dell’infinito, che nella poetica dell’artista allude alla divinità e al cosmo.
La possibilità per i visitatori di vagare tra le opere d’arte immerse nell’oscurità simboleggia un viaggio tra costellazioni e pianeti dell’universo e allude al desiderio umano, già preistorico, di cercare un significato in tutti gli eventi a cui assistiamo, a partire dalla luce e dalle stelle, come rappresentativi di qualcosa di più grande.” (Federica Beretta)
ANDREA ISOLA:
Federica ci parla di esperienza per il visitatore, quella che ogni mostra dovrebbe creare attraverso un racconto, la poetica dell’artista, un percorso, l’illuminazione e tanti altri fattori.
E’ come se il contenitore si fosse adattato per ricevere questo tipo di opere e non il contrario, come purtroppo spesso si fa. Si è volutamente cercato di annullare il contesto per non far distrarre il pubblico,facendolo immergere nella “galassia” che l’artista si è immaginato.
Ph: courtesy of Opera Gallery London