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Se tu dai un Beato Angelico a me… Scambio di capolavori fra Firenze e Forlì

Beato Angelico alla mostra su Dante a Forlì Beato Angelico alla mostra su Dante a Forlì
Beato Angelico alla mostra su Dante a Forlì
Beato Angelico alla mostra su Dante a Forlì

Il Giudizio Finale del Beato Angelico va a Forlì per la grande mostra “Dante. La visione dell’arte”. A Firenze arriva il dittico con la Natività e l’Orazione nell’Orto

Il prestito del Giudizio Finale del Beato Angelico per la grande mostra “Dante. La visione dell’arte”, in programma al Museo civico di San Domenico a Forlì, favorisce un accordo di collaborazione tra Firenze e la città romagnola. Alla mostra, curata da Antonio Paolucci e Fernando Mazzocca, arriva dunque il capolavoro dipinto dal grande frate pittore domenicano per la chiesa del convento fiorentino camaldolese di Santa Maria degli Angeli a Firenze. E conservato dall’epoca delle soppressioni presso il Museo di San Marco a Firenze. In base a tale accordo, si realizzerà però uno scambio con il dittico con la Natività e l’Orazione nell’Orto, donato alla città di Forlì nella prima metà dell’Ottocento dall’abate Melchiorre Missirini. Un grande erudito dai molteplici interessi, noto in particolare per essere stato a lungo segretario di Antonio Canova. Ma soprattutto appassionato collezionista di volumi, dipinti, disegni, medaglie, bozzetti e sculture che lasciò alla natia città di Forlì tra il 1837 e il 1840.

 

Beato Angelico, il dittico con la Natività e l’Orazione nell’Orto
Beato Angelico, il dittico con la Natività e l’Orazione nell’Orto

Il capolavoro del Beato Angelico del Museo di San Marco è oggi in eccellenti condizioni di conservazione. Dopo l’intervento di restauro condotto nel 2019 da Lucia Biondi. “Il virtuoso scambio di opere d’arte”, ha commentato il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, “conferma l’efficacia e bontà della politica delle Gallerie degli Uffizi di decentrare i flussi e valorizzare luoghi erroneamente considerati periferici. Ma che, al contrario, sono i veri centri di cultura e di scambi dell’oggi e del domani”. Per Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco, le due tavolette di Forlì, riunite con ogni probabilità in origine a formare un dittico, “costituiscono uno degli esemplari più importanti a riprova dell’intima e assoluta sintonia dell’Angelico con la visione e i modi pittorici di Masaccio”.

http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it

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