Buren allestisce quattro grandi opere luminose nel Mirad’Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, fruibile dal lungolago e anche dalle sponde opposte
A cinque anni da The Floating Piers di Christo, il Lago d’Iseo torna protagonista dell’arte contemporanea con Mirad’Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, che avvia la sua attività grazie a Daniel Buren. Un piccolo padiglione, la palafitta immersa nel lago fruibile di giorno e di notte, dal lungolago di Pisogne così come dalle sponde opposte, dall’esterno, dall’interno, dall’acqua, grazie alla sua posizione e alla sua conformazione. “Una continuità con artisti che, rinnovando la tradizione, intervengono direttamente sul paesaggio modificandolo con il loro lavoro”, ha commentato Massimo Minini, a cui è affidata la direzione artistica di Mirad’Or.
Si parte dunque con quattro opere luminose – due grandi dittici – di Daniel Buren, allestite da sabato 24 aprile e visibili fino al 30 settembre prossimo. I quattro grandi corpi luminosi sono visibili di giorno e di notte, fruibili dall’esterno e, per una migliore percezione, preferibilmente da lontano. Anche a grandi distanze, come la riva opposta del lago. Frutto dell’ultima ricerca dell’artista, i teli in fibra luminosa esposti a Pisogne mettono in dialogo il motivo a righe verticali di 8,7 cm (cifra stilistica dell’artista sin dagli anni Sessanta), con le nuove potenzialità della tecnologia e della fibra ottica, che permettono all’opera di diventare essa stessa fonte di luce per lo spazio circostante.
“Un contenitore d’arte, un’opera architettonica, un luogo per tutti”, sottolinea Federico Laini, sindaco di Pisogne. “L’attività prende il via con Daniel Buren, artista di fama internazionale. E ci impegneremo perché prosegua per divenire, con il tempo, un riferimento per l’arte contemporanea. Mirad’Or è uno spazio aperto a tutti, gratuito, un luogo in cui chiunque possa ammirare le opere esposte, circondato dalla grandiosa bellezza della natura. Ci auguriamo che diventi una tappa irrinunciabile per chi visita il Lago d’Iseo. Scoprendo Pisogne, la sua storia, l’arte di Romanino, le tradizioni, e la ricchezza del suo territorio”.
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