L’asta di Christie’s dedicata agli Old Master -tenutasi il 22 aprile a New York- ha fatto registrare un incasso totale di $18 milioni. Un risultato che non può lasciare soddisfatta la casa d’aste, che aveva previsto un guadagno di $15.6-24.4 milioni.

Il flop è da rintracciare nel rateo di venduto (59%) piuttosto basso. Dei 64 lotti all’incanto, solo 33 hanno trovato un acquirente. Le note liete riguardano le opere degli italiani Sebastiano del Piombo, Paolo Veronese e Luca Giordano, che insieme hanno realizzato $7.6 milioni, ovvero il 42% dell’intera vendita. Rimane però incoraggiante, secondo Christie’s, l’interesse dei collezionisti per gli Old Master. In particolare gli esperti segnalano una grande partecipazione da parte degli enti museali, sintomo dunque dell’attualità di cui ancora godono queste opere d’arte.

Negli ultimi decenni è infatti cresciuta la richiesta per gli Old Master meno conosciuti, con i collezionisti stimolati dai meccanismi di riscoperta o eventualmente di riattribuzione. Ne hanno giovato, per esempio, Artemisia Gentileschi e Lucas Cranach il Vecchio. D’altra parte, se i grandi nomi riescono sempre ad attirare compratori, il grande problema del settore rimane quello di piazzare gli artisti di medio valore.

É proprio una scena di Cristo che riemerge dal sepolcro rappresentata da Cranach a posizionarsi tra i top lot, raddoppiando la stima di $800.000 e raggiungendo i $2.2 milioni. Un altro grande risultato per l’artista, che segue la vendita del dipinto “vittima” del deaccessioning operato dal Brooklyn Museum nell’ottobre 2020.

Grande risultato -anche se è stato venduto come lotto garantito- per l’opera di Sebastiano del Piombo The Vision of Saint Anthony Abbot. L’opera, collocabile nel XV secolo veneziano, è stata ceduta per $3.15 milioni. Un nuovo record per l’artista, che ha superato il risultato ottenuto nel 2019 da Sotheby’s.

Un altro lotto garantito, Symbols of the Four Evangelists di Paolo Veronese, è stato venduto per $1.35 milioni, due volte la stima di $600,000. Grande vendita per il collezionista che lo proponeva in asta, dal momento che circa vent’anni fa, da Sotheby’s, aveva speso $445,800 per acquistarlo.

Un pannello religioso in oro attribuito al pittore fiorentino del XIV secolo Bernardo Daddi intitolato Saint John the Baptist and Saint Paul battuto sotto-stima a $240.000. Il Museum of Fine Arts di Boston ha acquistato Eight Scenes from the Life of Christ, risalenti dal XIII secolo, per $1.2 milioni, sotto la stima di $1.5 milioni.

Quattro bidder hanno gareggiato per il ritratto intimo della Madonna e del bambino di Sandro Botticelli, portando il prezzo di aggiudicazione fino a $1,1 milioni. L’opera, stimata a $600.000, è stata messa all’asta dopo essere rimasta da una famiglia che l’aveva acquistata negli anni ’30. Un’altra opera riscoperta, The Trojans building the Temple to Venus at Eryx and making offerings at Anchises’ grave (1514 circa), è stato battuta per $400.000.

Serrata la sfida per aggiudicarsi l’opera di Artemisia Gentileschi. Il mercato dell’artista è in aumento dopo l’apertura della grande mostra dedicata alla pittrice barocca dalla National Gallery di Londra. Molto particolare la tela ottagonale The Penitent Magdalene, venduta a fino a $687.500, quasi il doppio della sua stima di $300.000. Lo stesso acquirente ha acquistato una Madonna col bambino di Giovanni Battista Naldini per $106.250, oltre a una tela del XVI secolo di Orazio Samacchini Il, The Baptism of Christ, per $ 487.500. Un nuovo record per un dipinto di Samacchini.

Tra le opere che non sono riuscite a trovare acquirenti segnaliamo un ritratto di El Greco, stimato a $ 400.000. Il venditore lo aveva acquistato nel 2012 da Bonhams a Londra per circa la metà del prezzo, $ 210.600.

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